Trieste - Zadar km 470
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Finalmente si parte!! Avevamo proprio voglia di iniziare a pedalare, in realtà quest' anno non siamo riusciti a fare troppo allenamento, vorrà dire che ci alleneremo viaggiando.
24 Aprile 2024 ore 8.00
Dobbiamo raggiungere Monfalcone città dove eravamo arrivati l' ultima volta. Per nostra comodità lasciamo la macchina nei pressi della stazione ferroviaria di Padova e poi prendiamo il treno. Purtroppo le previsioni metereologiche non sono troppo belle e fa anche parecchio freddo. Abbiamo infatti preparato un piano B, ovvero se a Monfalcone dovesse piove proseguiamo fino a Trieste in treno, anche perchè o in bici o in treno comunque abbiamo prenotato la camera lì.
Appena saliamo sul treno a Padova inizia a piovere in modo discretamente forte e dunque arrivati a Monfalcone invece di scendere proseguiamo.
A dire il vero i 30 km che separano Monfalcone a Trieste dal punto di vista panoramico non sono gran ché, è tutto un cantiere navale e il cielo cupo non aiuta certo. La cosa che dispiace di più è non visitare il castello con il suo parco di Miramare, ci sono stato quando avevo circa 4 anni con la mia mamma e sarei passato volentieri e vedere questo posto.
Invece siamo già a Trieste, piove ma il tratto stazione ferroviaria fino "Agli Incanti" in piazza Venezia dove abbiamo prenotato la camera è abbastanza breve per non arrivare completamente bagnati.
25 Aprile 2024 ore 7.00
Stage#4 Trieste - Umag (Umago) km 70 dislivello 511m
Ieri sera volevamo andare a mangiare presso "Osteria Istriano" ma purtroppo non c' era posto e quindi abbiamo optato per la vicina trattoria "Al nuovo antico pavone" dove comunque abbiamo mangiato bene.
Pensando di andare al mare questa volta mi sono portato per la sera solo dei pantaloni corti, ma ieri sera erano sinceramente fuori luogo...i 2 gradi si sentivano nelle gambe!
Può solo migliorare questa è la nostra certezza!! 💪
Il percorso è molto piacevole tutto o quasi su pista ciclabile asfaltata in riva al mare.
Ben presto la pioggia smette, il vento a 12 km/h no, ma non da fastidio. Superato Muggia troviamo il confine tra l' Italia e la Slovenia. naturalmente non è presidiato da nessuno e dunque ci fermiamo per la foto di rito.
Qui incontriamo subito 4 ciclisti anche loro di Torino con le bici da corsa che sono partiti per fare il giro dell' Istria. Non sono più ragazzini ma per loro è la prima volta che fanno un giro di questo tipo con le biciclette. In Slovenia vediamo che non sono organizzati male, ad esempio in riva al mare hanno installato dei bagni con doccia simili a quelli che si possono trovare in Liguria.......si fa per dire 😂😂
Arrivati a Izola ci fermiamo per una pausa ristoratrice, ora il cielo si è meno grigio e qualche raggio di sole riesce anche a penetrare
In Slovenia il traffico sulle strade statali è molto elevato e le strade sono anche strettine, occorre fare attenzione alle piste ciclabili che sono davvero tante. Noi cerchiamo di non stare sulla strada statale ma al primo errore che abbiamo fatto gli automobilisti si sono accaniti su di noi con bestemmie in italiano e suonate vigorose di clacson. Purtroppo non ci siamo informati a dovere sulle piste ciclabili slovene e sigle come E21 non ci dicono proprio niente, forse è meglio scrivere dove portano. Arriviamo quindi ad una galleria controlliamo bene che non ci siano divieti per le bici e ci infiliamo dentro.
Fino ad ora si è scherzato tutto asfalto e lo sterrato ci manca un pò, ma ecco che nei pressi di un centro commerciale a Lucija prendiamo subito un sentiero in ripida salita!
Scendiamo fino all' ingresso e si inizia a vedere alcuni segnali dell' Eurovelo 8.
Facciamo tutto il giro delle saline e anche dell' aeroporto che si trova in fondo e quindi arriviamo al confine tra la Slovenia e la Croazia.
Appena 10 metri dopo la frontiera si prende uno sterrato a destra per 500 metri e poi a sinistra su per una meravigliosa salita sterrata in mezzo alla vegetazione, dritto per dritto fino quasi in cima..la Parenzana! Arrivati al primo bivio con strada asfaltata giriamo in salita a sinistra fino ad una rotonda in località Valica. Qui sbagliamo strada invece di andare dritti svoltiamo a destra in discesa e la allunghiamo di qualche km. Alla prima occasione svoltiamo a sinistra e scendiamo ad Umago, sul mare.
Abbiamo prenotato a da Viktor nel centro di Umago, la camera è appena rifatta anche di arredamento, un bel letto grande, peccato che l unica coperta era più piccola del letto e con il freddo che faceva non era tanto confortevole, comunque a parte questo particolare per il resto un posto carino. Il centro di Umago sarà forse perchè non ce nessuno in giro da un pò l' idea di un posto poco frequentato anche in estate, comunque sul lungo mare ci sono una serie di ristoranti con tanto di butta dentro ovvero con del personale che cerca di convincerti ad entrare. Noi entriamo nell' ultimo "Restoran Amfora" forse anche perchè nessuno ci ha invitato ad entrare, mangiato discretamente ma forse un poco esagerato con i prezzi.
26 Aprile 2024 ore 8.00
Stage#5 Umag (Umago) - Bale (Valle) km 66 dislivello 769m
vedi mappa ed il percorso 3D
Abbiamo dormito bene, ci prepariamo ed andiamo a fare colazione nel bar a fianco alla casa. Ha un bel dehors sul retro lì facciamo colazione in riva al mare.Ora partiamo alla volta di Bale. E' quasi tutto in pianura con molti sali e scendi. Man mano che passano le ore il sole riesce a scaldare un pochino ed infatti nei pressi di Karigador iniziamo anche a toglierci qualcosa perchè fa caldo.Arriviamo così a Parenzo, di cui mi ricordo una vecchia canzone :"La mula di Parenzo".
L' uscita da Parenzo è molto bella su un percorso in un parco all' ombra delle piante e in riva al mare. Poi dopo un breve tratto su asfalto, si prende uno sterrato in mezzo alla foresta molto ben battuto. Alla fine si entra su asfalto in una bellissima e veloce discesa fino alla punta del fiordo o baia di Lim, una baia molto verde e lussureggiante con alcuni allevamenti di cozze.
vedi mappa ed il percorso 3D
Abbiamo dormito bene, ci prepariamo ed andiamo a fare colazione nel bar a fianco alla casa. Ha un bel dehors sul retro lì facciamo colazione in riva al mare.
Ora partiamo alla volta di Bale. E' quasi tutto in pianura con molti sali e scendi. Man mano che passano le ore il sole riesce a scaldare un pochino ed infatti nei pressi di Karigador iniziamo anche a toglierci qualcosa perchè fa caldo.
Arriviamo così a Parenzo, di cui mi ricordo una vecchia canzone :"La mula di Parenzo".
L' uscita da Parenzo è molto bella su un percorso in un parco all' ombra delle piante e in riva al mare. Poi dopo un breve tratto su asfalto, si prende uno sterrato in mezzo alla foresta molto ben battuto. Alla fine si entra su asfalto in una bellissima e veloce discesa fino alla punta del fiordo o baia di Lim, una baia molto verde e lussureggiante con alcuni allevamenti di cozze.
Qui, abbiamo appuntamento con Franco un nostro amico di Torino che ha la casa a Bale. Arrivati nel punto di incontro Franco non ce ancora e dunque decidiamo di proseguire verso Bale, solo che il nostro giro prevede ad un certo punto della salita una svolta a destra su sterrato, mentre Franco dovrebbe percorre con la bici da corsa la strada statale. Ci sentiamo al telefono e riusciamo a trovarci nei pressi di Sosici, una piccola frazione nella collina. Tenta di farci fare un giro turistico della zona passando anche per Rovigno, ma le nostre forze sono contate e gli chiediamo di seguirci.
Pensavo sinceramente fosse asfaltato ma purtroppo d un certo punto la strada diventa sterrata e poi anche quasi un sentiero con pietre aguzze. Franco, è un signore di 80 anni che va in bici da corsa tutti i giorni percorrendo almeno un centinaio di km e dislivelli impensabili. Partecipa ai campionati del mondo di categoria (ottanta anni) e lo scorso anno è arrivato questo in Austria. Non ha paura di fare sterrato con la sua Colnago.
Fantastico Franco!!
Andiamo verso casa sua a Bale dove la moglie Susanna ci aspetta. Bale è un paesino molto carino . quattro case antiche ristrutturate benissimo come la loro casa. Dopo la doccia calda è giunta l 'ora di andare a Rovigno in macchina per bere una buona birra fresca e poi a cena.
27 Aprile 2024 ore 8.00
Stage#6 Bale (Valle) - Mošćenička Draga km 72 dislivello 701m
Ieri sera abbiamo mangiato molto bene presso il ristorante "Borghetto". Susanna e Franco ci hanno fatto trovare una colazione da albergo a 5 stelle, frutta, frutta secca, marmellate, brioches, the caffè latte insomma un tavolo ricco e pieno di cose buone. Li salutiamo e li ringraziamo, oggi la tappa è abbastanza lunga ed è meglio partire.
Lasciamo Bale seguendo il nostro navigatore, prendiamo subito uno sterrato che però dovrebbe dopo un paio di km dovrebbe passare dentro ad un bosco che però il sentiero sembrerebbe abbandonato da tempo e dobbiamo tornare indietro. Proseguiamo su asfalto e dopo un paio di km svoltiamo a sinistra su sterrato. Dopo aver percorso qualche centinaio di metri un reticolato con un cartello scritto in croato ci blocca la strada. Per fortuna con il traduttore di Google riusciamo a capire che la scritta recita:" Cavalli al pascolo per passare staccare il reticolato e poi vi preghiamo di chiudere". Così facciamo e andiamo avanti.
Man mano che andiamo avanti diventa sempre più fangoso per le piogge dei giorni precedenti e con le borse anche faticoso direi, ma pian piano riusciamo a superare la situazione e nei pressi dell' autostrada, dopo una dozzina di km, vediamo la fine dello sterrato o per lo meno è sterrato ma ben battuto.
Attraversiamo su asfalto una serie di borgate dai nomi impronunciabili ed arriviamo così a Barban, dove non ce nulla ma in compenso c' è una bella chiesa dove si sta svolgendo un matrimonio ed un bar messo li apposta per mangiare qualcosa visto che sono quasi le 12.30. Mi prendo una specie di hot dog croato (non male a dire il vero) e poi dopo la pausa riprendiamo a pedalare. Si parte subito in discesa veloce dove un bel murales attira la nostra attenzione.....
...sembriamo proprio noi due! Affrontiamo la veloce discesa per scendere ed attraversare il fiume Rasa. il panorama è molto bello qui la strada in pianura costeggia un canale d' acqua
e poi inizia la salita che con una pendenza anche del 10% ci porta a Labin dove facciamo una pausa sotto le piante su una panchina. Si prosegue su un falso piano con alcuni strappi e poi inizia una discesa su sterrato in costa alla montagna. Lo sterrato in realtà non è molto bello perchè le ruote affondano sono tutti sassolini e polvere ma tanto quanto in discesa si viaggia. Non vale altrettanto per alcuni ragazzi e ragazze inglesi che con le bici tipo olandesine (senza cambio) cercano di risalire a piedi la montagna...poverini!!!! Verso la fine della discesa la pendenza arriva anche al 27% in alcuni tratti!
Fatto sta che arriviamo presso una miniera di carbone la cui ciminiera domina il panorama.
Superata la miniera che si trova a livello del mare la strada sale di brutto in 900 metri ci troviamo a 155 metri sul livello del mare con pendenza media del 17% che affrontiamo a piedi, ma la soddisfazione è che arrivati in cima nel paesino di Plomin la vista è notevole. Troviamo qui dei ragazzi italiani in moto della provincia di Monza Brianza con i quali scambiamo due parole e poi ripartiamo. Il più ormai è fatto e dunque in discesa arriviamo a destinazione.
Il paesino di Mošćenička Draga è piccolo ed ha un bel porticciolo che si affaccia nel golfo del Quarnaro. Questo golfo fin dall' antichità è sempre stato considerato il limite estremo occidentale dell' Italia fin dai tempi del Sacro Romano Impero. Famosi i versi di Dante nell' Inferno della Divina Commedia:
«[...] Sì come ad Arli, ove Rodano stagna,
sì com' a Pola, presso del Carnaro,
ch'Italia chiude e suoi termini bagna [...]»
Ci fermiamo a chiedere informazioni su dove si trova la casa di Deskovic da cui abbiamo prenotato. Un pescatore mi dice che Deskovic, proprio lui, è nel ristorante alle mie spalle e lo chiama. Deskovic è simpatico così come la moglie, stanno festeggiano la prima comunione della figlia. La moglie ci accompagna a casa. Una volta parcheggiate le bici in una specie di scantinato buio, in realtà non molto presentabile, passiamo in uno stanzino che dovrebbe essere una piccola zona bar. Sono le 17.30 e ci offre una grappa di colore azzurro! Rifiutiamo gentilmente e allora ci fa scegliere la camera tra le due a disposizione e visto che loro stavano mangiando in quel ristorante le chiediamo di prenotare anche noi per la cena. La camera è abbastanza basilare ma pulita con un bel balconcino sulla spiaggia.
Usciamo per farci un giretto nel porticciolo e poi un aperitivo...
...quindi a cena al ristorante "Knoba Pescaria".
28 Aprile 2024 ore 8.30
Stage#7 Mošćenička Draga-Cirquenizza km 61 dislivello 614m
vedi mappa e il percorso 3D
Ci prepariamo per partire e nel piccolo bar di casa incontriamo sia Deskovic che la moglie. Ci offrono il caffè alla turca con una fetta di panettone e scambiamo due parole. Lui è un capitano di marina al porto di Rijeka (Fiume) parlano anche abbastanza bene italiano hanno tre figlie femmine. Lui è molto interessato ai nostri viaggi in bicicletta. Ci salutiamo.
Alla fine abbiamo dormito bene e anche la cena è stata ottima. Una knoba alla fine equivale alla nostra trattoria. Sembra comunque impossibile che anche nei posti più remoti ci siano sempre degli italiani in vacanza. Infatti ieri sera nei 4 tavoli del ristorante c' erano solo italiani!
Oggi la tappa dovrebbe essere meno impegnativa sia per i km che per il dislivello e dovremmo anche fare il nostro ingresso in Dalmazia una regione che comprende gli stati della Croazia, Bosnia e Montenegro fino al confine con l' Albania. Pedaliamo sulla strada asfaltata lungo la costa ed attraversiamo alcuni paesi molto carini tra cui Volosko, dove in effetti vediamo l' unica fontana di tutto il viaggio. Le fontanelle d' acqua non esistono in Croazia, l' unica è comperare la bottiglia o farci riempire la borraccia nei bar , cosa che fanno volentieri.
All' entrata della città di Fiume (Rijeka) la polizia fa deviare tutte le macchine ma non noi in bici. La strada principale è chiusa per una maratona, o forse una mezza maratona, tutta la città è in festa con gruppi musicali che suonano
A dirla proprio tutta, Fiume, non è bellissima, a parte la zona centrale per il resto sembra quasi in uno stato di abbandono, è vero che oggi è domenica e quindi le città con i negozi chiusi danno sempre una impressione di desolazione, comunque noi proseguiamo. Subito dopo un strappo al 18% che da livello ci porta a 180 m di altitudine ci rimettiamo sulla strada costiera Jadranska magistrala, questo è il nome ci ritroviamo in cima ad un bellissimo promontorio con una piazzola ed un ristorantino a picco sul mare. Ci fermiamo a mangiare una insalata mista. Bistro Vidikovac questo è il nome, è una trattoria gestita da soli anziani, tutti precisi e ordinati, è un pò ruspante del tipo che piacciono a me ma la vista è questa....
Si intravede anche sull' altro lato del fiordo il taglio della strada che andremo a fare, sulla punta invece il paesino di Buccari (Bakar)
Oggi alle ore 16 siamo già arrivati alla fine del giro; Cirquenizza (Crikvenica). Abbiamo affittato un appartamento da "Nikola Apartmani". Loredana ci telefona e ci accoglie nel migliore dei modi. La casa è appena ristrutturata e l' appartamento è veramente bello. Praticamente a due passi dal centro.
29 Aprile 2024 ore 8.30
Stage#8 Cirquenizza-Jablanac km 76 dislivello 829m
Dopo aver fatto colazione nella piazza centrale di Cirquenizza è il momento di comperare della crema solare protettiva, oggi la giornata si preannuncia finalmente calda ed il cielo è terso senza neanche una nuvola e anche il vento è cessato. Pedaliamo quasi sull' acqua che risulta essere trasparente e di un colore bellissimo.
Superata la località Selce per ritornare sulla statale un piccolo strappo al 12% per poi ridiscendere a Novi. Arrivati in prossimità di Povile lasciamo l' asfalto per scendere sulla bellissima spiaggia, questa
bella avventura però ci costerà cara perchè per uscire da lì un paio di km al 12% non ce li toglie nessuno.
Ritorniamo quindi sulla strada stata E65 superando scorci di mare dall' alto veramente belli. Arriviamo a Senj (Segna). Al supermercato compriamo qualcosa da mangiare per pranzo e poi troviamo un giardinetto tranquillo dove consumare il pasto e riposare un pochino all' ombra.
Effettivamente ci sono una serie di calette con spiaggia veramente belle, quasi tutte occupate da camping a dire il vero però il mare è una meraviglia. La tentazione è troppa per non fermarci e mettere i piedi in acqua, ed infatti ci fermiamo....l' acqua è gelata non è solo fredda ma già mettere a mollo i piedi è un passo avanti.
Ora però ci aspetta una salita di circa 12 km con una pendenza media del 7%, ma non è tanto la salita sotto al sole , ma il traffico di auto, camion e soprattutto moto che ti sfiorano a tutta velocità. Il rumore delle moto è assordante, forse rimbomba anche un pò ma li senti arrivare quando sono a due o tre km prima, hanno degli scarichi da formula uno e viaggiano a tutta velocità. Infatti una curva si ed una no per terra ci sono macchie d' olio e altro con tanto di sabbia per coprire, segni di incidenti. Seppur con un panorama mozzafiato non è molto divertente pedalare qui.
Finalmente arriviamo al bivio per Jablanec (Jablanazzo) e scendiamo giù. Infatti per arrivare a Jablanec occorre prendere una ripida discesa che dalla statale porta alla piccola e incantevole porticciolo.
Abbiamo prenotato presso il Lux hotel pension proprio sul porto. Fino ad oggi quasi tutti parlavano oltre al croato l' italiano, ma qui invece è una piccola colonia tedesca, infatti parlano solo il croato ed il tedesco.E' un hotel anni 70 e così è rimasto, alcuni ospiti, tedeschi, ed tutto rigorosamente pulito. E' un posto molto bello ed è irrinunciabile prima di fare la doccia andare sulla spiaggetta a rilassarsi un pò e magare tentare di fare il bagno. No niente da fare i piedi stanno bene in acqua ma il resto no!
Bene , cena presso l hotel, in realtà si può mangiare solo qui perchè per il resto è chiuso e poi una breve passeggiata.
30 Aprile 2024 ore 8.00
Stage#9 Jablanac-Tribagno km 66 dislivello 625m
Dal balcone della camera la vista sul piccolo porto è molto bella
ed anche un pescatore che rattoppa le reti con la musica ad alto volume ci sta bene
La giornata è meravigliosa, dopo una abbondante colazione alla tedesca, dolce e salato come piace a me, ora risaliamo i 4 km di salita per ritornare sulla "pista da formula 1" l' E65, dove moto, auto, camion e camper ti sfrecciano a 20 cm dal manubrio della bici. Fa anche molto caldo e a dire il vero non siamo molto abituati al calore che l asfalto manda su.
Ne approfittiamo arrivati a Ribarica per fare un giro nel piccolo nucleo di case e scattare qualche foto
L' inferno dura fino a Karlbag (Carlopago), poi improvvisamente proseguendo sempre sulla E65 spariscono tutti e non passa più nessun mezzo. Forse hanno girato a sinistra sulla D25 in direzione Gospic, fatto sta che ora pedaliamo in tutta tranquillità. E' finita anche la discesa purtroppo ma ora non è male, sono tutti promontori con leggere salite e discese. Ne approfittiamo anche per comperare il cibo per il pranzo in un market e a consumarlo ovviamente. Fatto sta che piano piano arriviamo a destinazione a Tribagno presso l' hotel restaurant Ante. E' una struttura isolata fuori dal paese ma è in riva al mare ed oggi la temperatura è di 32 gradi.
Infatti una volta presa la stanza e messe le bici al sicuro mi tuffo in acqua; non è che sia calda ma qualche secondo riesco a resistere! Primo bagno della stagione.
Si sta benissimo al sole in spiaggia. La cena per forza la dobbiamo fare qui e mangiamo anche bene.
Costeggiamo tutta la costa fino al paesino di Modric. Qui non è molto bello è un pò lacustre, acquitrinoso, poi proseguiamo in salita. Sembra di dover prendere l' autostrada, ma all' ultimo momento giriamo a sinistra fino ad arrivare al ponte Maslenica una imponente costruzione in ferro ad archi. Ci sono forti raffiche di vento laterali che fanno sbandare la bici
e subito dopo uno dei rari segnali che ci ricordano di essere sull' Eurovelo 8
subito dopo in un bar isolato ci fermiamo a bere qualcosa. A fianco del bar alcune lapidi di soldati croati che morirono sotto ai bombardamenti serbi durante la guerra d' indipendenza della Croazia terminata nel 1995, ce ne sono molte in questa zona di lapidi a memoria.
La giornata passa veloce ed in breve tempo arriviamo a Zadar (Zara).
Abbiamo prenotato nel centro storico di Zara presso il "Luxury apartament contessa Vitali", proprio nella piazza principale della città. Un palazzo abbastanza anonimo all' esterno ma con stanze completamente ristrutturate e anche bene. Intanto inizia anche a piovere ma ormai siamo arrivati a destinazione. La città è piena di turisti e così anche la ricerca di un ristorante possibilmente meno turistico si fa più difficile.
1 Maggio 2024 ore 8.00
Oggi giornata di trasferimenti. Purtroppo il traghetto da Zara per Ancona inizia il suo lavoro a partire da giugno e dunque per arrivare ad Ancona dobbiamo spostarci a Spalato. Da dove poi questa sera ci imbarchiamo con le bici alla volta di Ancona. Partenza ore 19.30 arrivo alle ore 7.00 puntuali. Una volta scesi andiamo alla stazione ferroviaria per prendere il treno che ci porta prima a Bologna e poi a Padova dove avevamo lasciato la nostra auto.
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