giovedì 5 settembre 2024

Eurovelo 8 Venezia-Atene terza parte Zadar-Dubrovnik


Terza parte: dal 15 al 20 agosto 2024
Zadar - Dubrovnik km 367







Se vuoi leggere tutto il viaggio clicca qui


15 Agosto 2024 ore 10.30                                                                                            

Stage#11 Zadar - Vodice km 56 dislivello 354m


Arrivati a Zadar con la nostra macchina, vorremmo lasciarla in aeroporto per comodità ma purtroppo il costo del parcheggio per una settimana si aggira intorno ai 150 euro ed è veramente eccessivo e dunque ci spostiamo fuori dall' aeroporto e ci dirigiamo verso la costa per trovare un posto comodo per poi andare a riprenderla e soprattutto gratuito. La lasciamo nel parcheggio della spiaggia di Sukusan per noi sarebbe San Cassiano poco fuori Zara.
Oggi è ferragosto ed il traffico è molto elevato tenuto conto che il percorso è in gran parte su asfalto e sulla strada litoranea. Non possiamo neppure dimenticare che siamo in agosto e la temperatura si preannuncia molto elevata, infatti il nostro termometro indica 38 gradi!

Dopo circa una ventina di km arrivati a Biograd na Moru ovvero Zaravecchia, usciamo finalmente dal traffico e dalla calura dell' asfalto per affrontare un tratto sterrato che ci conduce a Pakostane un bel paese sul mare. 





Visto che abbiamo fatto le 13,10, sarebbe ora di mangiare qualcosa ma, abbiamo troppa sete. Non ci sono fontane sul percorso e l' acqua della borraccia a 40 gradi non è certo dissetante.....





Dopo una bella sosta riprendiamo a pedalare verso Vodice. Il caldo ti ammazza! Troviamo un caletta dopo Prosika dove fare il bagno. Ci fermiamo e ci buttiamo in acqua vestiti come siamo....che bello!



Ultima pausa sono quasi le 4 del pomeriggio e ripartiamo per Vodice, mancano ormai 15 km all' arrivo.
Abbiamo prenotato per la notte la Vila Mautner, un pò fuori dal centro.
A Vodice ci sono molti turisti, il lungomare è pieno di gente che passeggia e trovare un ristorante non turistico è praticamente impossibile anche se dove siamo andati, al restoran Bosic dopo una lunga passeggiata a piedi, non era poi così turistico ed abbiamo mangiato bene.


16 Agosto 2024 ore 6.30                                                                                            

Stage#12 Vodice - Seget Donji km 72 dislivello 516m


Mangiato bene e dormito bene, ma da oggi si cambia! Sveglia alle 6.30 ed alle 7 siamo già in sella, dobbiamo portarci avanti finchè ci sono solo 34 gradi😅😅!






E' ancora tutto chiuso e non ce tempo e spazio per fare colazione. Partenza per qualche km in salita fino alla statua di Ante Juričev Martinčev, detto "Boban". La leggenda narra che quasi da solo avesse dato il via all' avanzata dei carro armati serbi verso Vodice. 







Subito dopo il Sibenik bridge che ci permette di attravarsare la Baia di Sebenico e dove incrociamo anche i cartelli dell' Eurovelo 8.



Sebenico è una cittadina molto bella scendiamo nel porticciolo dove incontriamo subito un italiano che alle 8 di mattina andava a vedere se la sua auto era ancora lì, oppure gliela avessero portata via i vigili... qui non ce parcheggio aggiunge! Comunque ci fermiamo finalmente a fare colazione.
Purtroppo qui funziona così che i bar fanno i caffè o i cappuccini ma, se vuoi una brioche devi andare in un Pekara ovvero da un panettiere che al momento qui non ne vediamo. Ripatiamo dopo un caffè ed un bicchiere d' acqua con ghiaccio.


e poi nell' arcipelago di Sibenico l' isola di Krapanj vista dall' alto appare così...un gioiellino!



Come diceva il cantautore il tempo va e passano le ore e anche la temperatura sale ed alle 12.30 superata la cittadina di appena la strada inizia a costeggiare il mare ci fermiamo in una spiaggia un pò prima di Stupin Celine.
La cosa bella di questa costa ma non solo in questa zona è che le piante e quindi la loro ombra arriva fino sulla spiaggia e quindi dopo aver fatto il un fresco bagno in mare ci mettiamo all' ombra di alcuni provvidenziali ulivi.



Mancano ancora una ventina di km all' arrivo a Seget e dunque possiamo stare tranquillamente in spiaggia durante le ore più calde.
Ripartiamo, ma naturalmente abbiamo una sete incredibile e l' acqua delle nostre borracce serve a poco. Fatto sta che, arrivati in cima ad una salita, il restoran " Napril Bili" fa proprio al caso nostro.
Poi è tutto abbastanza semplice una bella discesa e poi la risalita fino all' ingresso a Seget Donji dove abbiamo prenotato una camera presso Vila Kairos. 
Le nostre bici le mettiamo in camera.  




17 Agosto 2024 ore 6.30                                                                                            

Stage#13 e 13 bis Seget Donji - Stanici km 48 dislivello 274m

stage#13      vedi mappa e il percorso 3D
stage#13bis vedi mappa e il percorso 3D

Il Garmin si è bloccato ed ho dovuto farlo ripartire e dunque questa sessione è divisa in due parti.
Questa notte abbiamo dormito bene alla frescura dell' aria condizionata, avevamo bisogno di raffreddarci un pò. Ieri sera invece nel restoran "Zule" situato in posizione meravigliosa in riva al mare, il trattamento non è stato per niente buono e ce ne siamo andati via.
Pronti e via alle 7 del mattino siamo già in sella alla nostra bicicletta. Appena partiti e per terra troviamo una bellissima pompa da bicicletta, la raccogliamo sperando di incontrare lo sfortunato ciclista. Circa un km e ci fermiamo per la colazione, comperiamo dal pekara (panettiere) le brioches e andiamo in un bar a bere il caffè. Attraversiamo la bellissima cittadina di Trogir e proseguiamo in direzione di Spalato (Split).






Superata la trafficosa sopraelevata di Spalato procediamo in discesa dalla parte opposta verso località Sita in riva al mare. Sono solo le 10 del mattino ma noi pedaliamo già dalle 6.30 ed abbiamo percorso circa 25 km. E' ora di una pausa dissetante.
Oggi la tappa non è molto lunga e siamo già a metà e dunque la prendiamo comoda. Effettivamente però l' Eurovelo 8 arrivati a Almissa gira a sin istra verso l' entro terra e poi a destra per seguire la strada che costeggia il fiume Cetina in direzione Zadvraje per poi ricongiungersi con la costiera a Dubici;  purtroppo seppur il viaggio è stato preparato a maggio, non siamo riusciti a trovare da dormire su quella strada e dunque abbiamo scelto di percorre la strada sul mare.
In un paio di ore arriviamo a destinazione a Stanici dove abbiamo prenotato presso"Apartment Roko", in una stradina pedonale che scende a picco sul mare. 
Siamo arrivati talmente presto che dopo un breve riposo siamo riusciti ad andare a fare qualche bagno in mare a pochi passi dalla nostra abitazione.


18 Agosto 2024 ore 7.00                                                                                            

Stage#14 Stanici - Zaostrog  km 63 dislivello 625m


La Sig.ra Gordana con noi è stata molto gentile, alle 7 aveva preparato una buonissima colazione con confettura da lei preparata, frutta yougurt e frutta secca. Noi avevamo un piccolo appartamento che non dava neanche sul mare ma molto pulito fresco e funzionale. 
Siamo pronti per partire, risalire la ripida stradina non è certo semplice e quindi portiamo le borse a mano fino sulla strada. e poi una volta agganciate alle nostre bici partiamo. Ieri sera la cena presso il "Restoran Borowina" è stato senza infamia e senza lode, pensavamo meglio sinceramente, ma siamo stati bene nella terrazza sotto gli alberi.
Partiamo, oggi la tappa è un po' più impegnativa rispetto a ieri. La partenza inizia con una leggera pendenza in discesa per circa 5 km e poi inizia una bellissima salita con il mare da un parte e montagne dall' altra 





Oggi non è caldo come gli altri giorni, si pedala meglio. Arrivati in cima, dopo circa 8 km, il traffico diminuisce perchè quasi tutti prendono il bivio a sinistra che porta in autostrada e quindi anche la discesa diventa più sicura con meno macchine e meno camions. 
Arriviamo in discesa fino Baska Voda, dove ci fermiamo sulla strada dal Pekara Palma a fare colazione.
Poi la strada è un saliscendi continuo superiamo Makaraska Riviera  e poi a Podgora dove lasciamo la statale 8 per fare un giro nel lungomare. E' un bel paesino con tanti negozietti sul lungomare. Compriamo anche una cartolina da mandare al nostro amico Flavio...non so da quanto tempo non mando una cartolina a qualcuno e non so nemmeno da quanto tempo non ne riceve lui! Tutto sommato  però lo trovo ancora un gesto, forse fuori moda, ma molto bello, forse da riscoprire!
Da poco  ho appena svuotato la soffitta ed ho trovato le vecchie cartoline dei miei amici e delle mie amiche che mi hanno scritto da giovane e mi sono proprio emozionato 😍!
E proprio a Podgora vediamo un' altra scena di altri tempi, marito e moglie che si muovono con la barchetta di spiaggia in spiaggia e barca in barca a vendere frutta e verdura, si si i fruttivendoli del mare! Spettacolo!




Subito dopo il paesaggio si fa montano





per poi ridiscendere verso ad Igrane. Oggi non è caldissimo ma una pausa prima di arrivare a Zaostrog ci vuole. Infatti alle ore 15 scendiamo dalla statale nel paesino di Mala Duba. Ecco, Mala Duba è uno di quei piccoli paesi che meriterebbe farci una vacanza tutto mare e relax.
Per prima cosa ci beviamo una birra fresca fresca e poi procediamo a piedi nella piccola pineta del lungomare fino a che troviamo una panchina dove parcheggiare le nostre bici e fare un bellissimo bagno in mare. 







Anche l' acqua del mare è calda e potrebbe essere più trasparente, ogni tanto sott' acqua si sente passare qualche corrente di acqua più fredda ma si sta da Dio!
Dopo diversi bagni torniamo alle nostre biciclette per cambiarci e ripartire verso Zaostrog.
In realtà pensavo di essere arrivato, invece siamo si arrivati ma a Drvenik non a Zoastrog! Abbiamo quindi preso la passeggiata del lungomare che conduce al porticciolo.



Poco male ancora qualche km e poi siamo arrivati


Abbiamo prenotato per la notte presso Apartament Bilalovic, proprio dove la strada statale fa una lunga curva. Entrati nella stradina a sinistra la signora ci grida dalla finestra: "Benvenuti!" Parla anche abbastanza bene italiano, ed in breve ci spiega tutto quello che ce da sapere sull' appartamento.
Una volta fatta una bella doccia gelata per riprendere una temperatura normale attraversiamo la strada e scendiamo verso il mare alla ricerca di una bella birra fresca ed un ristorante.
Mangiamo presso il ristorante "Adriatik" situato verso il fondo della passeggiata.


19 Agosto 2024 ore 6.30          
 
                                                                                

Stage#15 Zaostrog - Neum (Bosnia)  km 56 dislivello

 544 m



Era prevista pioggia da ieri sera alle 23 e ieri sera alle 23 ha iniziato a piovere anche forte con temporali sparsi. Adesso piove piano e dunque è senz' altro meglio del caldo pazzesco dei giorni scorsi.
Si parte! La pioggia smette subito.
Scendiamo sul lungomare per fare colazione, ma nonostante sia il 19 agosto i locali alle 7 del mattino sono ancora chiusi e quindi la colazione viene rimandata. Sono tutti chiusi tranne il pekara dove comperiamo le brioches, in attesa di incontrare un bar per un caffè. Prima però un incontro raro in Croazia, una fontana gigante dove prendere acqua freschissima...roba mai vista fino ad ora.



In cima alla salitella di Podaca il primo bar aperto.


Oggi si sta veramente bene in quanto a temperatura, il cielo è nuvoloso a tratti cade qualche goccia di pioggia. La strada è in lenta salita con tratti anche all' 8% e addirittura anche al 12 fino ad arrivare in cima da dove la vista sui laghi Bacina è veramente bella, e poi in discesa veloce verso Ploče (Porto Tolero). 
Qui l' Eurovelo 8 prevede di prendere un traghetto per andare sulla penisola di Sabbioncello nella cittadina di Trappano. In realtà la cosa è anche suggestiva dal punto di vista turistico ma siccome non abbiamo molto tempo da perdere proseguiamo dritti. 




Avevamo preparato il giro in modo tale che una volta superato il ponte sul  fiume Neretva avremmo dovuto prendere sulla destra uno sterrato che porta a Prizinovac per attraversare così la bellissima pianura alluvionale del fiume per poi ritornare sulla 8, ma purtroppo il tempo è in netto peggioramento il cielo si è fatto scuro e passare attraverso i campi e canali laterali del fiume ci sembra azzardato e così, superato il ponte proseguiamo sulla 8 lungo il fiume. E' evidente che questa è una zona molto fertile, infatti sulla strada troviamo tantissimi banchi di frutti e verdura dei contadini. Infatti nei pressi di Komin ci fermiamo per comperare della frutta per il pranzo.


Ora il tempo è in netto peggioramento si è alzato un forte vento e dalle montagne stanno arrivando nuvoloni nerissimi. Giusto in tempo di arrivare a Podgradina e si scatena il diluvio universale.
Ci ripariamo in una fermata di autobus che in questa zona è una costruzione in cemento con tanto di tetto. Purtroppo è anche piena di immondizia e l' odore sinceramente non è dei migliori. Ma almeno siamo al riparo. Ne approfittiamo anche per mangiare la buonissima frutta che abbiamo acquistato dai contadini.




Dopo un ora ancora non si placata la pioggia e ci trasferiamo in un vicino albergo per iniziare di prevedere di proseguire con un taxi ma loro non conoscono taxisti con un veicolo grande per caricare anche le bici e nemmeno il distributore di benzina che si trova di fronte. Anche se, a dire il vero, sulla strada si incontrano tantissimi taxi e tutti monovolume o furgoni vetrati.
Fatto sta che la pioggia ora si è calmata piove ma pedalare è fattibile e dunque ripartiamo.
Da Podgradina parte una salita di circa 8 km abbastanza facile ma con alcuni tratti al 10% che ci serve per scavalcare la pseudo montagna per arrivare poi in discesa fino a Komarna.
Naturalmente sia il traffico che la pioggia non mancano e a questo proposito vorrei farvi vedere quali possono essere i pericoli che l' Eurovelo 8 nasconde ma nemmeno troppo.....




Finita la discesa sotto l' acqua siamo usciti dalla strada statale a Komarna. Ora ha quasi smesso di piovere e proseguiamo per Duboka e Radalj fino ad arrivare alla frontiera con la Bosnia Hercegovina.



Espletate le formalità di frontiera


entriamo finalmente nella Bosnia Erzegovina

 




 ormai siamo arrivati mancano pochissimi km a Neum


La storia di Neum è interessante così come è interessante capire come mai la costa della Croazia viene interrotta per una ventina di km dalla Bosnia per poi riprendere nuovamente nei pressi di Dubrovnik.
Intorno all' anno 1000 nell' area in cui oggi c'è Dubrovnik esisteva la Repubblica di Ragusa che csi estendeva fino alla penisola di Sabbioncello. Di fronte alla penisola di Sabbioncello, l' isola di Korcula apparteneva invece alla Repubblica di Venezia per il resto a nord sulla terra ferma confinava la Bosnia che aveva un unico sbocco sul mare lungo circa 10 km. I rapporti tra le due repubbliche erano molto conflittuali non tanto per l' egemonia del Mar Adriatico quanto per il commercio con i territori interni che Ragusa riusciva a sviluppare  molto meglio di Venezia. 
Con l' arrivo delle truppe Ottomane, la Bosnia, visti i buoni rapporti, si offrì a Venezia la quale però rifiutò e quindi gli Ottomani conquistarono il territorio bosniaco.
Gli anni successivi furono anni di feroci guerre tra le potenze cristiane europee e l' impero Ottomano, ed anche il tratto di mare ex Bosnia risentiva come dimensioni dell' andamento della guerra. Ma nel 1699 decisero finalmente di fermare la guerra con la Pace di Carlowitz. In quell' occasione i diplomatici ragusani puntualizzarono che considerata l' avanzata di Venezia sulla costa non avrebbero gradito avere un confine diretto tra loro e Venezia.  Fu così che lasciarono uno spazio appunto di una ventina di km con Neum di appartenenza Ottomana. Ma fu anche grazie alla magnanimità di un nobile bosniaco che in precedenza decise di vendere a Ragusa la penisoletta del Sabbioncello con tutta la sua costa fino a raccordarla con la Repubblica di Ragusa.
Ancora oggi la situazione è questa. Ovvio che oggi con l' aumento dei mezzi di trasporto passare 4 frontiere non è più pensabile e dunque dopo anni di confronti  tra la Croazia e la Bosnia per trovare una soluzione condivisa, la Croazia decise di costruire un ponte per by passare il tratto di costa.


Arrivati nel centro del paese dobbiamo trovare l' albergo si oggi abbiamo prenotato presso l' hotel "Lav".
Un po' più in alto rispetto alla strada principale, l' interno e tutto nuovo e pulito niente da dire.
Un' apparentemente gentile signorina ci riceve e chiedo dove possiamo lasciare le bici. Probabilmente a Neum, nessuno ruba niente, ma il fatto di doverle lasciare fuori dalla porta davanti all' albergo come suggerito dalla gentil donzelletta, non è di nostro gradimento; anche perchè, come sempre abbiamo chiesto, in fase di prenotazione, un posto al sicuro per le nostre bici e la risposta è stata che avremmo potuto lasciare le bici tranquillamente "inside the hotel".
Dopo una discussione abbastanza acida e maleducata e dopo aver mostrato la loro risposta in fase di prenotazione, molto scocciata ci dice di portare sotto nel salone delle colazioni le biciclette. Ma non finisce qui. Il prezzo della camera era di 30 euro per una notte ma, in nessun modo si era capito che la stanza era in mansarda ed il letto matrimoniale da un lato era contro il muro ed il tetto spiovente come tutte le mansarde. In situazioni di normalità non avrei detto nulla ma in questo caso mi sono lamentato ma inutilmente.
Usciamo e la pioggia ha aumentato di intensità. Comperiamo un ombrello e cerchiamo un ristorante nella discesa verso il mare e questa volta ci azzecchiamo scegliendo il ristorante "Laguna" veramente ottimo così come l' esperto e simpatico cameriere che ci ha serviti.
La giornata è finita e quindi andiamo a dormire.


20 Agosto 2024 ore 6.30           
                                                                     
 
                                                                                        

Stage#15 Neum (Bosnia) - Dubrovnik  km 67 dislivello 606 m


Piove ancora. Partiamo con questa leggera pioggerellina. La signorina deve aver dormito bene perchè è tutta sorridente ma io no.
Scendiamo in paese per comperare le brioches e per bere un caffè espresso caldo e poi partiamo.

Oggi è l' ultimo giorno di pedalata poi ci fermiamo vicino a Spalato in vacanza per qualche giorno. Per fortuna non ce il sole è nuvoloso e la temperatura è perfetta. Il pezzettino di Bosnia che interrompe la costa croata è solo di 9 km e dunque dopo appena 6 km dalla partenza arriviamo subito nel posto di frontiera e rientriamo  quindi ancora in Croazia.
Il traffico è praticamente nullo, poichè, grazie al famoso ponte tutte le auto lo utilizzano per andare verso Dubrovnik.


Superiamo anche il ponte che attraversa il canale di Stagno. Purtroppo è già la seconda volta in vita mia che passo da Stagno e vorrei sempre fermarmi per mangiare le famose ostriche che adoro, ma purtroppo passo sempre in orari sbagliati, oggi ad esempio sono le 7.30 del mattino e non mi sembra il caso. Subito dopo affrontiamo la salita che raggiunge anche 10/11% fino a raggiungere il raccordo con la nuova strada che arriva dal ponte nuovo.


è piacevole pedalare verso Dubrovnik con tutta calma. L' ultimo giorno si è sempre un pò combattuti, si è tristi perchè è la fine dell' avventura ma anche soddisfatti per aver raggiunto la meta.
Con il passare delle ore la temperatura si alza sempre di più e verso le ore 13 arriviamo a Zaton (Malfi) dove per festeggiare ci permettiamo un ottimo pranzetto presso il konoba Ankora.


spettacolo! Mancano una decina di km all' arrivo a Dubrovnik e dunque finito il pranzo ci mettiamo all' ombra sulla spiaggetta vicino al ristorante.
Completiamo quindi il nostro percorso arrivando quindi a Dubrovnik, perla dell' Adriatico!


Abbiamo prenotato una stanza presso il Dubrovnik Central Accommodation una bellissima struttura ristrutturata. In realtà avevamo prenotato in un' altra struttura di nome Room Edna. In fase di prenotazione su Booking.com avevamo letto che la struttura non aveva parcheggio privato, ma di solito si riferisce al parcheggio per auto o moto, ma comunque come al solito avevamo scritto che saremmo arrivati in bici e che chiedevamo se vi fosse un posto al sicuro anche per le nostre biciclette. Non ci fu mai una risposta e dopo averci estorto i soldi della notte ci hanno avvisato che non vi era possibilità di ricovero per le nostre biciclette. Quindi siccome ormai i soldi li avevano presi abbiamo mantenuto la prenotazione che per quella sera è stata quindi doppia. La cosa è stata spiacevole in quanto si capiva benissimo che la struttura era gestita da una società immobiliare che non ammetteva discussioni, ma poi con il passare delle ore una signora anziana ci ha telefonato per chiedere a che ora saremmo arrivati, ed al racconto di cosa era successo si è dimostrata molto rammaricata.





























 
 



































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