domenica 29 settembre 2013

La via Domitia Prima parte



Prima parteDal 21 al 24 ago 2013 
dal Col du Montgenèvre a Gap km 150 










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Dal Colle del Monginevro ad Arles lungo il  

GR653D   Km 494










Ultreia et Suseia! 

Ebbene si, il fascino del  Cammino di Santiago de Compostela ha ancora avuto il sopravvento! Questa volta però, vogliamo, partendo dal Colle del Monginevro, raggiungere Saint Jean Pied de Port , punto di partenza del cammino francese, in Spagna, per raggiungere Santigo de Compostela. 


21 Agosto 2013 ore 9,00

Partiamo in auto per raggiungere il Colle del Monginevro dove, subito prima dell obelisco al centro della rotonda di ingresso al paese, si trova la targa che fu posata il 3 giugno 2007 dal Comune del Monginevro in collaborazione con  Les amis de Saint Jacques Provence Alpes Cote dì Azur - Corse e la Fédération  Francaise de la Randonée Pédestre per l' inaugurazione del percorso.
Non ci sono  notizie in merito alla possibilità di percorrerlo in bicicletta, la stessa organizzazione competente per territorio, http://www.compostelle-paca-corse.info/, non descrive quasi per nulla sui particolari del percorso ma, in ogni caso, abituati a pedalare in montagna e quindi anche a piedi, partiamo.

Tappa 1 

Montgenévre (1840m) - Argentière la Bessèe (1032 m) Km 33,5

vedi mappa


Profilo altitudine




Alle ore 10, saliamo in sella alle nostre biciclette ed iniziamo il percorso verso Briançon (1325 m)

                                                       

Dopo 500 m dall' uscita di Montgenèvre, si lascia la strada asfaltata per prendere a sinistra il sentiero GR653D. Inizialmente non è agevole ma poi migliora di molto regalandoci una stupenda discesa nei boschi , con scorci bellissimi su Briançon e la valle della Durance che ci accompagnerà per molti km. L' aria, sebbene  il cielo sia sereno, non è delle più calde. Superate alcune fortificazioni arriviamo alle porte di Briançon attraversando il ponte d' Asfeld eretto nel 1730, che collega appunto il Forte Tre Teste alla città.







Per poi percorrere la via principale delle città vecchia.

                             





Lasciamo alle spalle Briançon in direzione di Villar St Pancrace e poi, nei pressi di Villaret, teniamo la destra per attraversare, prima il ponte sulla Durance e poi la N94 per giungere a La Rachette. Arrivati ad un tornante prendiamo a sinistra in direzione di Prelles. Da qui parte le Chemin des Noyers che porta alla piccola chiesa di Prelles.


Il sentiero diventa non praticabile con la bici sia per il fondo fatto di pietre che per la pendenza della salita e dunque si scende di sella per affrontarlo a piedi. Si prende rapidamente quota, i tratti pedalabili sono rari ma in compenso lo spettacolo è superbo!

                                        
                          La valle della Durance                                    Monte Chaberton







Superato il ponte sulla Gironda si prende a sinistra e si prosegue per circa 6 km fino a L' Argentiere la Bessèe. Sono ormai le ore19,00, non c'è molta gente in giro, non sappiamo ancora dove andare a dormire e quindi con le nostre bici facciamo un giro d' ispezione per scegliere un posto che ci ispiri.
La scelta cade sull' hotel Glaizette che gentilmente ci ospita le bici in un loro magazzino, e tra l' altro fa anche da ristorante. Dopo la solita doccia ristoratrice e una buona birra sui tavolini della piazzetta andiamo a cena.



Oggi non abbiamo percorso molti km, ma abbiamo camminato molto, è questo che caratterizza la tappa odierna, ma è stato piacevole per i bellissimi panorami di montagna che il percorso ci ha offerto.


22 Agosto 2013 ore 8,00

Dormito e mangiato bene, giornata completamente serena, oggi da qui, visti i km percorsi ieri, pensiamo di arrivare a Chateauroux, ma molto dipenderà da quanto pedalabile sarà il sentiero.

Tappa 2 

L' Argentière la Bessèe (1032 m) - Chateauroux (811 m) Km 46,5

vedi mappa


Profilo altitudine

          

Dopo la colazione, obbligatoria per immagazzinare energie, alle ore 9,00 partiamo e ci lasciamo alle spalle l' Argentière con il suo famoso orologio, l' horloge des Hermes.





Per 3 km si segue la strada asfaltata fino a raggiungere Plan Lèothaud, piccolo villaggio che si attraversa seguendo la sua via principale, rue Saint Antoine (966 m). Un piccolo incidente si nasconde in questa via, mentre stavamo passando per la stretta via, stavamo parlando tra noi su dove arrivare questa sera e distratti, abbiamo incrociato un signore anziano seduto fuori da casa sua, il quale ci ha salutato ma francamente non abbiamo sentito e maleducatamente non abbiamo risposto. Ha iniziato ad inveire rabbiosamente contro di noi tanto da tornare indietro per porgergli le nostre scuse.

All' uscita del borgo si ritrova la D138a e dopo circa 500 metri prendiamo a destra una strada forestale che sale rapidamente. All' inizio sembra quasi una pista tagliafuoco, magari poco frequentata, ma poi finisce in un piccolo piazzale al fondo del quale inizia il sentiero.

E' una lunga diagonale molto stretta di circa tre km, impossibile pedalare! La pendenza è davvero impossibile ed il fondo molto sconnesso con attraversamenti di diverse pietraie.

                  


Camminare spingendo la bici non è la stessa cosa che camminare senza, in sentieri così stretti  è facile che i pedali ti taglino i polpacci, in ogni caso tutto ha una fine, basta perseverare!! Infatti raggiunto il bivio con il sentiero che porta al  col du l' Aiguille  (1320 m) , si inizia a respirare aria di discesa... seguendo  la pista in direzione di Pallon e poi fino a raggiungere la D38.



La discesa è ancora più spettacolare della salita, veramente divertente e molto tecnica.
Pallon è un posto molto bello e curato.





Seguendo le indicazioni si arriva a Champcella dopo circa 10 km dalla partenza.




Iniziamo a sentire i morsi della fame...ma da qui inizia ancora una bellissima discesa su un sentiero sostenuto da notevoli muretti in pietra secca, fino a raggiungere in fondo valle l' aeroporto del volo a vela di Saint Crèpin (1154 m).





e subito dopo il ponte che attraversa la Durance .





Sono quasi le ore 14,00 ed abbiamo percorso solo 15 km, in pratica 5 ore per fare 15 km. Siamo arrivati a Saint Crèpin dopo una breve salita. Il paesino è molto carino, nella via centrale che attraversa il paese, ci sono diversi posti dove mangiare qualcosa. Ci fermiamo in uno di questi con dehor sulla via sotto gli ombrelloni.Ci sediamo e sentendoci parlare italiano un signore, anche lui italiano seduto al nostro fianco, incuriosito interviene chiedendoci maggiori dettagli del nostro viaggio. E' un pilota di aliante, e dopo aver raccontato la nostra avventura, ci facciamo raccontare la sua. Da qui partono in aliante e riescono a raggiungere Marsiglia a sud o il Monte Bianco a nord in un paio di ore, lui non conosce ancora bene la zona e si fa accompagnare da un istruttore del posto. Veramente incredibile! Il tempo passa veloce ma non possiamo fermarci a lungo e ripartiamo alla volta di Mont Dauhpin.



Ora siamo quindi passati sulla sponda orografica sinistra della Durance. Uscendo da Saint Crèpin si imbocca una strada a sinistra che in diagonale prende dolcemente quota. Ci sono parecchi alianti che sorvolano   a poche centinaia di metri le nostre teste. Raggiungiamo dopo 5 km Eygliers a 1027 m di quota e dopo un paio di km eccoci a Mont Dauhpin (1040 m) patrimonio mondiale dell' Unesco.








Dopo la visita alla fortificazione, molto suggestiva si scende seguendo la D137  fino a raggiungere la chapelle Saint Guillaume (1,5 km) per poi scendere velocemente per incontrare e attraversare nuovamente la Durance. A questo punto si segue la D37 che con un paio di tornanti in salita e circa 4 km ci porta alla Fontana pietrificata di Réotier (887 m). Il profilo di un grosso giaguaro di calcare sembra abbeverarsi alla fontana.


 Anzichè tornare indietro per riprendere la strada asfaltata,  proseguiamo con le bici attraverso la fontana... dove ci aspetta una lunga serie di scalini, non è stata una grande idea purtroppo, ed infatti Paola una volta raggiunta la statale in salita,  che nel frattempo è diventata D38, ne paga le conseguenze!
Raggiungiamo così Saint Clément sur Durance, da cui prendiamo sulla destra un sentiero che risale la montagna e poi costeggia il torrente Couleau fino alla passarella che permette l' attraversamento, per poi ridiscendere il torrente fino a S. Alban per 7,5 km, e poi dopo 1 km, si incontra un piccola strada che in 4 km raggiunge Chateauroux les Alpes (1005 m).
Subito all' ingresso del paese ci fermiamo presso l' hotel "Le Relais des Ecrins".


Entriamo e chiediamo se hanno una camera, ma la risposta è negativa, non ci sono camere disponibili. Ci sediamo fuori dall' hotel per berci una meritata birra, e decidere sul da farsi, non siamo più in grado di proseguire, Embrun dista ancora 9 km e parecchi sono di salita. La proprietaria con il suo compagno si siedono a chiacchierare con noi, anche loro incuriositi dalle nostre biciclette. Raccontiamo che siamo pellegrini e che stiamo percorrendo il sentiero GR653D fino ad Arles e poi fino ai Pirenei a Saint Jean Pied de Port. Per fortuna, dopo una buona mezzora, il compagno della signora vede attaccate alle nostre borse da bici la conchiglia tipica dei pellegrini sul Camino di Compostela. Parlano tra di loro in un francese poco comprensibile e poi la signora, un pò imbarazzata, ci dice che loro effettivamente hanno una camera disponibile, solo che ci dobbiamo un pò adattare perchè non è una camera doppia , bensì una mansarda con 6 posti letto che avevano preparato qualche anno fa per ospitare i pellegrini di passaggio ma non l ' hanno mai usata!!!! L' avrei baciata!!! Immediatamente ci portano in mansarda per visionare la camera. In tutti i 900 km del Camino di Santiago un alloggiamento così non lo abbiamo mai incontrato,  3 letti a castello, armadi, sanitari, doccia, pavimento tutto nuovo. Semplicemente fantastico!
E' così che prendiamo possesso della mansarda, ovviamente ci siamo solo noi, doccia di rito e poi a cena sotto gli ombrelloni del Le Relais des Ecrines.

Oggi abbiamo un pò esagerato, siamo arrivati stremati, forse l' idea migliore era fermarci a Mont Dauhpin, ma ormai è fatta, domani è un altro giorno!!!!

23 Agosto 2013 ore 8,30

Sveglia! Preparate le nostre borse, scendiamo per la colazione che la signora ha preparato in una bellissima stanza molto ben arredata. Come al solito un' abbondante colazione tra cui citiamo le marmellate da lei confezionate, una delle quali alla mela cotogna. La signora già da ieri sera affascinata dal suono della lingua italiana, ci sente pronunciare "mela cotogna" e da qui in poi lo avrà ripetuto almeno 30 volte, tant'è che sul conto, anzichè il numero della camera o del nostro cognome apparirà scritto :" MELA COTOGNA"!!

Tappa 3

Chateauroux Les Alpes (1005 m) - Chorge (Serre du Villard 835 m) Km 43,5


Profilo altitudine


                                                         


Dopo i doverosi baci e abbracci con la simpaticissima signora, partiamo. Proprio di fronte all' hotel la strada parte in salita in direzione della chiesetta Saint Roch (1252 m), da qui si lascia l' asfalto per seguire una stradina sterrata che man mano si fa sempre più ripida tra i pascoli. A tratti si procede a spinta, non è pedalabile ma poi preso il sentiero de la Fermie e superato La Reste, un torrente ha invaso la stradina di montagna, e quindi per qualche centinaio di metri procediamo nell' acqua, ma in ogni caso giungiamo a Barthelons (5 km) e poi in picchiata su Embrun (900 m), altri 3,5 km.
Pausa caffè. Visitiamo la città in mezzo al traffico sia di macchine che persone nelle vie pedonali. Seguiamo il percorso descritto sulla gida fino ad arrivare al ponte che attraversa ancora la Durance, le pont de la Clapièr. Seguendo la D240 si arriva nella piazza del municipio di Baratier, per poi proseguire fino a Crots ed oltre fino ad incontrare la N94. Alla prima strada sterrata di sinistra, svoltiamo ed attraverso un sentiero si arriva a la Cagnolle e quindi dopo circa 12 km ecco l Abbazia di Boscodon. Non esattamente facile la salita a tratti si spinge e durante questo tratto inizio accusare dolori muscolari ad un polpaccio.



Ultimata la visita si ritorna per lo stesso sentiero fino al tornante, da qui però adesso svoltiamo a sinistra per scendere fino a Savine le Lac dopo 8 km (786 m).
A questo punto tramite il pont des Savine si attraversa nuovamente la Durance. Alla fine del ponte  il GR653D prosegue dritto e passando sotto la ferrovia inizia un lungo tratto di salita, che per il problema al polpaccio non intendo fare. Proseguiamo a malincuore lungo la N94 fino a Chorge (835 m) dopo altri 13 km. Chorge è molto caratteristica, peccato che non ci sia un posto per fermarsi a dormire, unica possibilità arrivare a Serre du Villard con altri 2 km presso l' omonimo hotel.
E' un peccato, è un hotel per vacanze di gruppo che non apprezziamo molto, lunghi corridoi monocromatici tipo ospedale senza personalità, ma in ogni caso era impossibile per oggi trovare altro. Trovata, in un garage la sistemazione per le bici, andiamo in camera e poi cena, tutto sommato buona.
Giornata abbastanza intensa, con il guado del torrente al mattino, la visita di Embrun con il suo lago, la salita all' abbazia ed i crampi al polpaccio, peccato no essere potuti passare per St Apollinaire.

24 Agosto 2013 ore 9,30


Ultimo giorno, domani si torna al lavoro

Tappa 4

Chorge (Serre du Villard 835 m) - Gap  (735 m) Km 27

vedi mappa


Profilo altitudine

  



Riprendiamo in direzione opposta la strada che ci riporta a Chorge e giunti vicino alla stazione ferroviaria ci fermiamo in un supermercato per comperare qualcosa da mangiare per il pranzo.

Superato il passaggio a livello prendiamo una stradina asfaltata che in 4 km ci porta in cima al paesino di Montgradin situato a 945 m di altitudine.
Da qui parte una strada in discesa che in altri 4 km porta alla giunzione con la D942.


Si svolta a sinistra per qualche centinaio di metri e poi una strada non asfaltata parte sulla destra che conduce, prima alla piccola frazione di Les James e poi a Hopital da dove inizia  il sentiero che in breve porta a la chapelle du Précieus Sang alle porte di Laus. In questo caso però noi decidiamo di seguire la strada asfaltata in quanto cadenzata dalle croci della Via Crucis che portano sempre allo stesso posto naturalmente, a Notre Dame du Laus (900 m) dove nel 1664 la Vergine apparì ad una giovane pastorella Benoite Rencurel.

                     



La visita a Notre Dame du Laus, sarebbe ideale anche per farci mettere un timbro, ma purtroppo l' ufficio è chiuso. Il nostro percorso continua verso il col de L' Ange. In 1 km si passa dai 900 m ai 1100 m del colle naturalmente tutto a spinta in quanto non è pedalabile.


               

Il cielo non è più sereno come prima, alcuni nuvoloni neri si stanno avvicinando pericolosamente, ma  il più è fatto, si va verso Rambaud  e superato l' Oratorio dedicato a San Giacomo, si prosegue  con una serie di salitelle e discese in un paesaggio da Brughiera fino a Gap.

    



Giusto il tempo di arrivare alla stazione che un violento temporale si abbatte su Gap e combinazione, dopo 5 minuti passa il treno che ci porta a Briançon. Da qui un minbus collega Briançon con il colle del Monginervo dove abbiamo lasciato la nostra auto

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