lunedì 20 giugno 2016

La via Domitia quarta parte



Quarta parte: dal 31 mag al 1 giu 2016 da Forcalquier a Cavaillon km 103









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31 Maggio 2016 ore 8,00

Ritorniamo sulla via Domitia per percorre la penultima tappa da Forcalquier a Cavaillon.
In auto, arriviamo al punto di partenza di Forcalquier ed esattamente la dove lo abbiamo lasciato, cioè alla cattedrale.

Tappa 10

Forcalquier ( 397 m) - Céreste (420m) Km 38


Profilo altitudine

                       







Ore 13,00 percorriamo la rue Mercière e  poi Plauchud per giungere nella piazza Saint Michel e da qui, usciamo dalla città. in direzione Mane.







Appena fuori dala città, in una curva, si abbandona la strada per prendere il sentiero che scende a sinistra nel bosco. E' una piacevole discesa all' ombra delle piante che in breve tempo conduce alla piazza di Mane. Subito fuori Mane lungo la D4100, si svolta destra, e poi qui le indicazioni non sono molto chiare ma si attraversa il  mulino de la Laye per poi arrivare all'omonimo  ponte medievale.



Si prosegue su un bel sentiero tra i campi interrotto da un vero e proprio scalino, che però conduce in un posto bellissimo letteralmente ricoperto da due querce secolari.



Posto ideale per un momento di frescura! Riprendiamo il cammino, oggi è davvero piacevole pedalare. Affrontiamo la salita che porta a Saint Michel l' Observatoire sulla sinistra. Sulla collina, un notevole mulino a vento ben visibile dal cimitero e sulla destra, in lontananza, il motivo per cui Saint Michel si chiama l' Observatoire, due belle cupole in acciaio dell' osservatorio astronomico e verso il paese, in lontananza e sfortunatamente  in contro luce, la chiesa alta di San Michel del XII secolo.


Prima però, arrivati nel paesino ci fermiamo a guardare un bellissimo lavatoio con la seguente scritta:



Saliamo in cima per visitare la chiesa alta, che è naturalmente chiusa, per poi scendere nella piccola chiesetta di San Pietro, interessante ovviamente per la sua bellezza ma anche per un particolare che non si vede spesso, ovvero le panche riscaldate!!



Si riparte in direzione di Lincel, passando per Guè du Reculon, un pezzo intatto della antica via domiziana datato 1700 ma costruito su una strada romana .

               

Si risale fino alla strada asfaltata (D4100) per attraversarla a risalire dritti fino a Lincel (570 m)


Scendiamo in direzione sud  sulla D205 fino ad incontrare la D4100 e poi attraverso un  sentiero, arriviamo alla salita che porta a Reillanne. A metà salita inizia a piovere con forte vento, non ci sono ripari, l' unica soluzione è fermarci sotto alcune piante in una strada laterale che ci offrono un buon riparo. Dura solo una decina di minuti e poi raggiungiamo Reillanne dove ci fermiamo a mangiare qualcosa anche per aspettare che la strada si asciughi un po'.
Ripartiamo..ora il cielo è di nuovo sereno ed in discesa raggiungiamo prima il priorato di Carluc, e dopo 9 km ,  Céreste (418m slm).
Sono ormai le ore 19 e dunque pensiamo di fermarci qui. Troviamo posto presso l' Hotel Aiguebelle nella piazza appena dentro al paese. Il simpatico proprietario ci fa scegliere la stanza che più ci piace e dopo una bella doccia calda usciamo per il paese a bere una "pression"e poi cena al ristorante dell' hotel.



1 Giugno 2016 ore 9,00

La via Domizia passa proprio di fronte all'hotel e quindi partiamo in direzione Gaudins e poi Saignon. La giornata dal punto di vista meteo non è gran ché, nuvole nere all' orizzonte non promettono niente di buono.

Tappa 11

Céreste (420m) - Cavaillon (180 m) Km 65


Profilo altitudine


                     

I contadini intanto preparano il terreno per la semina della lavanda che ahimè , qui, non è ancora fiorita.

                                    

Superiamo un piccola frazione ,  ma subito dopo, il sentiero non è ben segnalato. In una curva a sinistra , sembra che debba proseguire dritto sullo sterrato, ma dopo aver perso un po' di tempo ed aver superato il guado di un  torrente,


torniamo indietro alla curva ed andiamo a sinistra in direzione di una casa isolata, in salita, in direzione de La Tuillière.
Bella questa zona, un continuo saliscendi ben pedalabile e la presenza di alberi pieni ci ciliege mature di certo non guasta. Peccato che la via Domitia passa spesso nelle bellissime piste ciclabili costruite apposta per far evitare il traffico a noi ciclisti, ma a dire la verità compromette un pò il sapore storico della  Via Domitia!
Alla fine di una di queste piste, si svolta a sinistra e si attraversa la strada statale D900 per prendere il sentiero che sale in modo molto ripido tra una piantagione di ciliegi morenti, che tristezza!





Subito dopo si prende un sentiero molto poco battuto, pieno di rovi che si inerpica sulla collina in modo quasi verticale fino ad arrivare finalmente in cima dove un muretto costeggia una proprietà.







Da qui il sentiero si fa pianeggiante e si raggiunge un piccola strada da dove si inizia a vedere l' abazia benedettina di Saint Eusèbe. Non è ancora finita, la strada termina ad un segnale di strada chiusa e da qui si riprende il sentiero tra l' erba molto alta, che in modo ripido porta a Saignon (464 m).







La piazza della Fontana è veramente molto bella







Si svolta destra e si attraversa la piccola piazza dell' orologio fino ad uscire dal paesino da dove si vede in lontananza la città di Apt, prossima meta.
Seguiamo il sentiero in ripida discesa ma questa volta è molto più percorribile rispetto alla salita ed alle 13,15 entriamo ad Apt (575 m) dove ci fermiamo a mangiare qualcosa.




Apta Julia, antica colonia romana fondata nel 45 AC da  Giulio Cesare, il suo centro storico è fatto di strette viuzze piene di negozi e posti dove mangiare qualcosa di veloce. Il sole è caldo ed è piacevole sostare in una piazzetta assolata, dopo la sosta ripartiamo perché a Cavaillon mancano ancora 38 km.
Proseguendo per la via centrale si arriva nella parte meno antica della città ed attraverso un ponte pedonale sul fiume Calavon ci si lascia alle spalle Apt.




Si arriva  in località Bosque dove si svolta a destra per una strada sterrata chiusa da due blocchi di pietra.

Il tempo si sta guastando, nuvole nere avanzano minacciose


Superiamo Roquefure e tramite una pista ciclabile arriviamo al ponte Julien uno dei resti più visibile della antica via Domitia.








Sembra che siamo riusciti a schivare le nuvole minacciose di pioggia ed il cielo è tornato sereno; prossima tappa l' antica stazione di Bonnieux.




Proseguiamo prendendo una strada sterrata che costeggia una pista ciclabile tra alberi colmi di ciliegie mature e dolcissime, impossibile resistere...è proprio la zona d' eccellenza delle ciliegie.
Siamo sempre nella regione francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra dipartimento della Vaucluse, in direzione Cavaillon il paesaggio non cambia di molto, ma cambiano le coltivazioni, non più ciliegie ma meloni!!
Entriamo così a Cavaillon alle ore 19,00 dove ci sistemiamo presso l' hotel Toppin nella via centrale.



Preso posto nella stanza, usciamo alla ricerca di un ristorante, che troviamo poco lontano sempre sul corso Gambetta, si chiama Les Petits Plats, piccolo piccolo, dove Stéphan, proprietario, chef e cameriere prepara al momento squisiti piatti.
Domani finisce la nostra breve vacanza, con un autobus di linea andremo a riprendere la macchina lasciata a Forcalquier, per poi rientrare in Italia.

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