venerdì 15 luglio 2016

La via Domitia quinta parte




Quinta parte: dal 1 al 2 lug 2016 da Cavaillon ad Arles km 81









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1 Luglio 2016 ore 8,00

Ripartiamo in auto da Torino, alla volta di Cavaillon per compiere l' ultima tappa della via Domitia, da Cavaillon ad Arles, naturalmente anche se è l' ultima tappa della Via Domitia, non potrà mai essere come l' ultima tappa spagnola che ti porta alla cattedrale di Santiago de Compostela dove non sai se essere felice per essere arrivato o triste perché hai finito, comunque in ogni caso resta la grande soddisfazione di aver portato a termine il percorso.
Arriviamo a Cavaillon alle ore 13,00. Lasciamo l' auto nel parcheggio gratuito a fianco alla stazione ferroviaria e rimontato le nostre bici ci avviamo partendo dalla cattedrale Notre-Dame et Saint-Véran.


Tappa 12

Cavaillon (71 m) - Saint Rémy de Provence (392 m ) Km 35


Profilo altitudine

                                             


Ripartiamo dalla cattedrale per uscire da Cavaillon...guarda chi si rivede!!! La Durance, che avevamo lasciato a Sisteron; questa sarà l' ultima volta che  la attraversiamo.





Superato il ponte si pedala tra il fiume, la linea ferroviaria del TGV e l' autostrada, su una strada asfaltata secondaria che poi diventa in terra. La strada diventa sentiero e passa sotto l' autostrada e costeggia un canale, fino ad arrivare ad Orgon.






Usciti da Orgon si arriva ad un incrocio presso un centro sportivo, si svolta sinistra per 150 m e poi a destra per il cammino di Engranaud. Tutto facile, una strada in terra battuta tra ulivi e vigneti. Ci sono anche dei bellissimi massi in pietra che danno riferimento sul cammino, ad esempio "le mas de la rose" o "le mas du Prévot", ma anche magnifici campi coltivati a lavanda fiorita.


La pista si incontra sulla strada asfaltata in prossimità de la Chapelle du Saint Sixte. Dove ci fermiamo all'ombra del suo porticato.


Il prossimo paese è  Eygalières (375) che si intravede sulla collina di fronte. Ci troviamo ai piedi della catena montagnosa delle Alpilles. Una paese veramente molto carino, è tutto concentrato su un incrocio, dove si trovano piccoli bar addobbati con fiori di tutti i colori, ne approfittiamo per una "pression" all'ombra, per guardare il viavai di gente. Alla ripartenza prendiamo a destra fino alla chiesa per poi ridiscendere a sinistra. La strada sterrata sembra finire dentro un piccolo aeroporto (Aèrodrome de Romanin)



Qui le indicazioni non sono affatto chiare, dritto non si può andare un cartello enorme dice che è severamente vietato entrare in aeroporto, a sinistra una sbarra sembra chiudere il passaggio. Decidiamo di superare la sbarra a sinistra per risalire verso la montagna e poco dopo troviamo effettivamente la segnalazione del sentiero GR653D, e dopo 8 km arriviamo a Saint Rémy de Provence (392 m ), dove incrociamo l' antica Via Aurelia.





che si sovrappone alla Via Domitia







decidiamo di fermarci qui per la notte, dopo aver percorso circa 30 km. Lasciamo la Via Domitia per entrare in paese, anche questo molto ordinato e pulito. Troviamo una stanza presso l' hotel de la Caume appena fuori dal villaggio.


Scopriamo che ha anche un' invitante piscina che dopo il calore della giornata è perfetta per dissipare il calore ma, non abbiamo il costume, e quindi ci tuffiamo con i pantaloni della bici! Per la cena ascoltiamo il suggerimento della simpatica proprietaria che ci indica  il vicino restaurant "La Galine" raggiungibile a piedi, carne alla griglia "all you can eat"!

2 Luglio 2016 ore 8,15

Appuntamento per la colazione nel dehors, e poi partenza. Mancano 36 km ad Arles, ma come prima cosa dobbiamo scavalcare la catena delle Alpilles.

Tappa 13

Saint Rémy de Provence (392 m ) - Arles (10 m) Km 36


Profilo altitudine

                           

Usciamo da Saint Rémy de Provence ritornando nel punto di arrivo di ieri e proseguiamo su strada asfaltata per qualche km seguendo il cammino de la Croix d' Arles fino a raggiungere il Mas du Rouge porta d' ingresso del massiccio delle Alpilles.

 




Da qui inizia una bella salita che risale il Vallon d' Estienne dopo 7 km da Saint Remy.







Arrivati alla cima del vallone proseguiamo dritti verso St Etienne de Grés su un bellissimo sentiero balcone

                                   


che, inizialmente è fatto di sali scendi e poi tutta discesa. Questa discesa è caratterizzata dalle cisterne d' acqua numerate che servono in caso d' incendio, in ogni caso l' indicazione è quella di raggiungere la cabane du Gard. 







Fino a raggiungere Mas du Pommet km 6,5 da quando abbiamo scavalcato il Vallon d' Estienne








Da qui riprende la salita che raggiunge la cistern de la Lèque (N°45) quindi la 142 (cistern le Grés) per poi in discesa raggiungere prima le rovine di un castello





e poi alla bellissima chiesetta di Saint Gabriel (7 km)















ed in pochi metri la strada dipartimentale D33.
Svoltiamo a destra verso un' enorme rotonda e prendiamo la nazionale N570 e ci accorgiamo dopo qualche centinaio di metri di aver sbagliato strada, ad un chiosco che vende frutta compriamo delle buonissime pesche zuccherine e altre frutta per il pranzo, ma ahimè mi accorgo anche di aver forato la ruota posteriore. Dopo la sostituzione della camera d' aria ritorniamo indietro alla chiesa di Saint Gabriel e percorriamo la D33 per qualche centinaio di metri fino all'hotel des Mazets des Roches per prendere una piccola strada sulla destra dove all'ombra delle piante facciamo pranzo. E' una bella pianura tutta coltivata, la cosa particolare sono gli uliveti coltivati a filari



e dopo altri 5 km arriviamo al villaggio di Fontvieille dove facciamo un' ulteriore pausa (pression) proprio a fianco dell' enorme vecchio fontanile ad archi.
Mancano solo più 12 km ad Arles e sono appena le ore 14,00. Seguiamo le indicazioni della guida che dice di passare di fronte all'ufficio del turismo e poi all'altezza di un mini golf svoltare a destra, ma il mini golf non c'è e quindi entriamo un po' in confusione. Il mini golf è diventato un parco giochi per i bimbi e quindi con un pò di fantasia recuperiamo il cammino, dirigendosi verso il mulino Sourdon su un' altura, per poi ridiscendere dall'altra parte fino a raggiungere alcune villette. Alla sbarra proseguiamo dritti per circa 200 metri per poi prendere a sinistra la Rue du Doctor Julien.
Ora si risale per una strada, da prima asfaltata, e poi in terra battuta che attraversa campi di ulivi per poi diventare una strana vegetazione bassa a cespuglio che conduce ad un antico viadotto.


la zona è mal segnalata, dopo il viadotto, ad un bivio svoltare a sinistra fino a raggiungere la strada asfaltata che in breve tempo conduce all'Abazia di Montmajour.

                   

Da qui, arrivare ad Arles è veramente semplice....


Giriamo a piedi tra i vicoli della bellissima città di Arles, 

      

fino ad arrivare alla Nécropole des Alyscamps luogo di partenza della Via d'Arles verso Saint Jacques de Compostelle...ma questa è un' altra storia!!


Ritroviamo anche la stessa targa che avevamo incontrato alla partenza dal Colle del Monginevro, naturalmente con indicazioni diverse....




Ritorniamo nel centro di Arles per alloggiare presso l' hotel du Forum in place Forum, vivace piazzetta ricca di ristoranti. Questa sera ci sarà la partita di calcio del campionato europeo 2016 Germania - Italia, ogni ristorante nel suo dehor ha installato enormi tv per seguire la partita ed anche noi troveremo un posticino...
Domani alle ore 6 prenderemo il treno per riprendere la nostra auto lasciata a Cavaillon e poi si torna a casa.

Conclusioni

Prima parte della Via Domitia molto difficoltosa da affrontare in bicicletta, superare le Alpi non è stato per niente facile e molto faticoso! A partire da Lurs però, diventa molto piacevole pedalare, anche perchè a primavera inoltrata i colori dei paesaggi sono veramente intensi.
Non serve fare paragoni con il Camino di Santiago de Compostela in Spagna, sono due cose diverse, a parte i costi,sulla Via Domitia, non è ancora visto come motivo di business, soprattutto nella parte iniziale della via. Abbiamo incontrato paesi completamente deserti, impossibile trovare da mangiare, le fontane pubbliche erogano acqua non potabile, bisogna prestare molta attenzione a non rimanere senza, in alcuni casi, chi ha strutture per dormire, non ricorda nemmeno di essere sulla Via Domitia, nella parte centrale del percorso troppe piste ciclabili hanno sostituito il percorso originale.
Rimane comunque la soddisfazione di aver percorso i circa 500 km che separano il Colle del Monginevro ad Arles, bella esperienza!!

Ringraziamenti

Ringraziamo per la simpatia i gestori dell' hotel "Le Relais des Ecrins" a Chateauroux, che si sono ricordati di avere una stanza dedicata ai pellegrini di passaggio, altrimenti non avremmo saputo dove andare. Anche se oggi l' hotel è chiuso meritano un ringraziamento da parte nostra ( la mela cotogna ).
Il gestore de le Gite d' ètape comunal di Lurs che ci ha ospitati e con il quale ci siamo scambiati i numeri di telefono per ospitarlo quando in autunno passerà da Torino per il suo viaggio a Roma sulla via Francigena.

   

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