martedì 22 maggio 2018

La via Francigena dal Col du Montgenèvre (FRA) a Roma. Quarta parte




Quarta parte: dal 28 al 30 apr 2018 da Aulla (SP) a San Minato basso (PI) km 150











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28 Aprile 2018 ore 7,00

Abbiamo qualche giorno di vacanza e quindi ne approfittiamo per percorre ancora qualche tappa della Via Francigena. Le previsioni del tempo dicono che ci sarà qualche giorno di sole dopo un inverno piovoso e anche nevoso. Ritorniamo ad Aulla per riprendere dal punto in cui abbiamo lasciato.

Tappa 12

Aulla (64 m ) - Massa (65 m)  km 52

vedi mappa

Profilo altitudine


                          


Parcheggiamo la macchina alla stazione ferroviaria e in bici, andiamo verso la chiesa di San Caprasio, dove ci facciamo mettere il timbro sulla credenziale e veniamo anche registrati per essere ricordati durante la messa come pellegrini di passaggio, tipo cattedrale di Santiago de Compostela per intenderci. Superato il ponte si prende a sinistra su una strada asfaltata in salita e poi a destra ripido ripido. Si inizia camminando e spingendo le nostre bici, in pratica fino ad un paio di km prima di Bibola con il suo castello.



Da qui si può iniziare a pedalare, anche se sarebbe meglio svoltare a destra prima di Vecchietto per prendere la variante per i ciclisti , come consigliato dalla guida, ma siccome siamo senz'acqua, arriviamo fino alla fontana nel centro del paesino. Per non tornare indietro decidiamo di proseguire sul sentiero dei camminanti. E' stato un vero massacro! La salita è ripidissima, in alcuni tratti l' acqua piovana ha corroso il terreno. Facciamo la salita spingendo a fatica le nostre biciclette. Incontriamo sul sentiero tre ragazze di Parma.




Il termine della salita è in località 4 strade.







Poi la discesa, anch'essa non troppo agevole a Ponzano superiore. Ed è in questa discesa che finalmente vediamo il mare!!Sono le ore 15.00. Ci fermiamo a bere una birra presso l' unico bar del paese dove troviamo le tre ragazze che ci offrono una fetta del loro pane e salame. Ripartiamo in direzione Sarzana.


La strada inizialmente scende per poi salire, a piedi, ai resti del castello della Brina, segue poi una ripida discesa, sempre  a piedi, ed in 45 minuti di strada secondaria asfaltata, arriviamo a Sarzana. Passeggiata per la via centrale e poi si esce a sud dalla porta Mazzini e per 5 km si sta sulla Via Aurelia fino e trovare Via Provasco che per qualche km ci allontana dalla rumorsa via . Arriviamo quindi alla periferia di Massa non tanto bella da vedere.







Nel frattempo abbiamo cercato una sistemazione per la notte a Massa, ma senza risultato, tutto pieno. Troviamo solo una camera presso l' Hotel Alberta in via dei Colli in zona San Carlo, capiamo subito che bisogna fare altra salita ma è l' unica possibilità. Stravolti alle ore 19,00 arriviamo in hotel, un pò decadente a dire il vero, ma la signora è molto accogliente e ci consegna le chiavi della camera. Doccia veloce e poi a cena nell'unica pizzeria di San Carlo.




29 Aprile 2018 ore 8,00

Una sete incredibile per tutta la notte, la pizza della sera prima ha fatto il suo effetto!! In compenso la camera era fresca ed abbiamo riposato bene. Pagato il conto indossiamo le giacche per affrontare la discesa che ci riporta a massa e più precisamente al Duomo

Tappa 13

Massa (65 m) - Lucca -San Cassiano a Vico ( 19 m)   km 56

vedi mappa

Profilo altitudine


                        



E' domenica oggi e molti negozi sono chiusi, visita al Duomo e poi colazione nei pressi della piazza degli Aranci. Usciamo da Massa su Via Risorgimento e poi ancora Via Aurelia fino in località Capanne, per poi prendere in salita  Via Sforza che conduce a Prato. Al bivio un gruppetto di anziani seduti a parlare ci indicano la strada da seguire.




Arrivati a Prato si attraversa il ponticello a destra ed la strada asfaltata inizia a salire al Castello Aghinolfi, breve ma intenso. Successivamente si scende in  località Strettoia  per poi arrivare in breve a Pietrasanta. All' ingresso della via centrale ci facciamo apporre un bel timbro sulla credenziale e a piedi attraversiamo il centro fino alla piazza centrale.








Saliamo in sella alla volta di Camaiore. Circa 1 km dopo Pietrasanta all'altezza del cimitero si svolta sinistra
e superato un ponticello sulla destra si sale in salita attraversando una segheria ma, proprio sulla curva bisogna prendere un sentiero che svolta destra, ovviamente non pedalabile.



Per fortuna non è molto lungo ma molto stretto per le bici con le borse ma superato lo scollinamento una bellissimo boschetto di canne di bamboo fornisce un ottimo riparo al calore del sole.








Successivamente un bivio a sinistra ben segnalato ci ricorda di essere sulla Via Francigena Roma - Canterbury. Si passa quindi davanti a Villa Le Pianore casa natìa dell' ultima imperatrice d' Austria





ed ora diventa tutto più facile, costeggiando il fiume Camaiore  in poco tempo arriviamo al ponte, dove un piacevole cartello ci invita a bere un bicchiere di vino con bruschetta (tutto gratis). in realtà sono le ore 13,00 e quindi...perchè no?


Peccato , giorno di chiusura? Domenica!!!! Oggi che giorno è? Domenica!!! Questa cosa ci ha messo appetito e giunti nel centro di Camaiore ci rifacciamo con un piatto di spaghetti al sugo e un bicchiere di vino!! 

Si riparte, ma il vino e gli spaghetti ci hanno tagliato un pò le gambe!! Urge una sosta all'ombra. Per fortuna subito dopo Camaiore un bellissimo sentiero in riva ad un torrente ci da la possibilità di sdraiarci in un prato, ma purtroppo le zanzare sono già in agguato e dunque ripartiamo immediatamente affrontando così la salita che porta Montemagno.





e poi a Valpromaro per poi, dopo la discesa risalire al Passo delle Gavine. Ormai manca poco a Lucca, ma sono già le ore 16,00 ed ancora non abbiamo un posto per dormire questa sera. I tre indirizzi sulla guida non rispondono al telefono , anzi uno dice che il numero è sconosciuto. Arriviamo così al ponte S. Pietro sul fiume Serchio. Ci fermiamo su una panchina per fare l' ultimo giro di telefonate ma niente. L' affitta camere all' angolo del ponte è completo, si mette male!
Anziche seguire il lungo fiume , come descritto sulla guida entriamo a Lucca sulla via Sarzanese nella speranza di trovare un posto per la notte., ma nulla. Arriviamo fino alle mura di Lucca. Entriamo ed a piedi percorriamo la via che passa per il centro e che ci porta all' Arciconfraternita della Misericorda in via Battisti. E' chiuso ma gli infermieri dell' ambulanza ci fanno segno di aspettare. Visto che è domenica non ci sono volontari che tengono aperto l' ostello e dunque nessuno può rispondere al telefono, in ogni caso è tutto completo e bisogna ritornare alle mura dove si trova l' ufficio informazioni turistiche per vedere se ci trovano un posto. Così facciamo. E' tutto completo anche ad Altopascio continuare non servirebbe. Per fortuna alla fine telefonano ad una signora che aveva dato disponibilità di alcune camere in località San Cassiano a Vico.

Il posto è ancora libero e dunque accettiamo. Il marito mi manda su Whatsapp la localizzazione della casa che però scade alle 18,44. Noi ci mettiamo in sella ma lungo la strada Paola buca la posteriore. Ci tocca proseguire lentamente ed oltretutto abbiamo preso la strada più lunga e così alla fine la condivisione della posizione scade ed alla fine Marco (così si chiama il proprietario) ci viene a prendere in auto.
Una bellissima casa, con una stanza a 5 stelle!! Possiamo proprio dire di essere stati molto fortunati.
Marco, Rita e la Pimpa ( il loro cane) sono molto ospitali  ed il dialogo viene spontaneo. Nel frattempo ripariamo la gomma di Paola perchè a cena dobbiamo andare in bici, e dopo la consueta doccia caldissima nella vasca idromassaggio, ci avviamo presso il "ristorante da Moreno" non troppo lontano da casa. Al ritorno ci fermiamo alla gelateria ed infine andiamo finalmente a dormire.

30 Aprile 2018 ore 8,00

Dormito e riposato benissimo, oggi speriamo di arrivare a Siena. Anche se il tempo non è dei migliori. Salutiamo Marco e Rita due belle persone, e ci mettiamo in sella per ricongiungerci alla Via Francigena pochi km più a sud.

Tappa 14

Lucca -San Cassiano a Vico ( 19 m) - San Miniato Basso (140 m)    km 40


Profilo altitudine


                 

Ritroviamo infatti la Via Francigena un pò prima di Capannori. Arrivati in città un ufficio del pellegrino ci invita a mettere il timbroed a registrarsi. Una gentile signora si occupa di ricevere i pellegrini e ci spiega che per fortuna i pellegrini di passaggio sono in aumento. Nel 2017 più di 1000 passaggi.
Attraversiamo prima Capannori e poi Porcari per giungere poi alla bellissima Abbadia di Pozzoveri, purtroppo in stato pericolante. Poco dopo entriamo in Altopascio definito l' Hospitale per eccellenza fin dal medio evo dove i pellegrini diretti a Roma o Santiago venivano accolti, protetti e curati. E' gemellata con Saint Gilles du Gard, cittadina della Francia che abbiamo attraversato sulla via Domitia. Visita al centro storico, dove un ristorante emana un profumo spettacolare in tutto il borgo. Meglio andare a via!!

Usciamo quindi da Altopascio per prendere a destra, una strada in terra che ci fa rimanere fuori dall' asfalto per un pò e poi ritornati sulla provinciale prendiamo nuovamente a destra da dove parte un tratto storico della VF totalmente recuperato che porta a Galleno. Affascinante! A Galleno la cartolibreria Felix che avrebbe dovuto mettere il timbro ha definitivamente chiuso i battenti. Peccato.

Proseguiamo nel bosco per attraversare la zona delle Cerbaie un bosco dove si trovano oltre a piante comuni anche tropicali di origine glaciale.

All' uscita dal bosco arriviamo quindi a Ponte a Cappiano, dove ci fermiamo per bere qualcosa nel bar della piazzetta. Facciamo subito amicizia con una coppia anch'essa in bici che fa lo stesso percorso ma inverso.
Sono Marco e Gabriella partiti da Siena con le loro bici e diretti a Lucca. Scambiamo due parole sulla comune passione per la bici, qualche racconto di viaggio e poi dopo la foto di rito prendiamo la strada in direzioni opposte. Peccato perchè sarebbe stato piacevole fare un tratto assieme. Buon viaggio!




Superato il ponte proseguiamo fino a Fucecchio dove in discreta salita raggiungiamo il centro storico, dove troviamo la casa natale di Indro Montanelli


Ora è in discesa e superato l' Arno e San Pierino raggiungiamo San Miniato basso. Inutile continuare i prossimi due giorni ci saranno temporali sparsi ovunque e quindi torniamo a casa.



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