venerdì 13 settembre 2019

La via Francigena da Canterbury (GB) Seconda parte


Seconda parte: dal 12 al 16 Ago 2019 da Arras a Châlon en Champagne km 281






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12 Agosto 2019 ore 8.30

Dopo aver lasciato la macchina nei pressi della stazione ferroviaria, facciamo colazione nella piazza della stazione e poi partiamo. A partire da oggi abbiamo un nuovo ausilio sulla bici e cioè un navigatore satellitare che ci consente di avere molte più informazioni sul percorso.

Tappa 5


Arras (72 m) - Trefcon (102 m) Km 77

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Profilo altitudine



Oggi attraversiamo i dipartimenti della Somme e dell' Aisne

         



Partiamo dalla stazione di Arras in direzione di Baupane. La periferia è molto lunga da attraversare naturalmente su asfalto fino dopo Beaurains. La strada più breve e forse anche la più "storica" sarebbe la dipartimentale D917, ma per essere più tranquilli dopo Beaurains prendiamo a destra verso il paesino di Mercatel in aperta campagna.  Il cielo è azzurro intenso con qualche nuvoletta, al contrario di ieri che era tutto nero. Oggi sul percorso troveremo molti cimiteri della prima guerra mondiale, in questa area della Francia  i morti superarono le 600.000 unità. Infatti incontriamo il primo dei cimiteri a Boisleux Saint Marc. 

 Terminato lo sterrato nei pressi di una   cappella troviamo l' asfalto ed anche un   addetto alla manutenzione, nonchè guida   della via Francigena di questa zona. E'   molto felice di trovare dei pellegrini sulla   via anche perchè se ne incontrano   raramente. Anche lui l ha seguita fino a   Roma, siamo stati assieme qualche minuto  a   parlare e poi ci siamo salutati. La nostra   guida cartacea direbbe di girare a destra  

 verso Boisleux au Mont, ma i segnali sul terreno e la guida del posto, dopo la svolta a destra, ci fanno prendere un bellissimo sentiero nel bosco a sinistra. In ogni  caso si arriva a Hamelicourt.



Anche dopo questo paesino le strade sono leggermente diverse , ma l' obiettivo è arrivare a Bapaume.
Sinceramente non ci è piaciuto come posto, comperiamo da mangiare  per pranzo e continuiamo a pedalare.

Purtroppo il tempo è cambiato e nuvoloni neri minacciosi incombono sulla nostra testa, anche il vento si è alzato ed inizia a piovere. Arriviamo a Villers au Flos e troviamo riparo nel portico della chiesetta di San Pietro. A fianco la fermata del bus dove ha trovato riparo una signora con la bicicletta. Prepariamo i panini che abbiamo preso Baupame ed apriamo anche una bottiglia per scaldarci un pò. Intanto ha smesso di piovere e la signora viene da noi per parlare. Ha 69 anni e sta percorrendo anche lei la via francigena da sola in bicicletta. Vuole arrivare a Roma e non ha limiti di tempo, girovaga con la bicicletta, una vecchia mountain bike con dietro fissato un seggiolino per portare i bimbi in cui ha fissato il suo zainetto. Ha due figli grandi con le loro famiglie e combinazione la figlia la chiama proprio mentre stiamo parlando. Ci fa scrivere i nostri nomi sulla sua credenziale e quindi riparte. Finiamo di mangiare e partiamo anche noi ,e la raggiungiamo dopo qualche km e pedaliamo assieme raccontandoci le nostre storie. Per un breve tratto entriamo nella nel dipartimento della Somme, attraversando  così a Peronne, oggi per lei è già sufficiente così, e ci lasciamo con i soliti baci abbracci ed auguri di buon cammino.
Noi vorremmo arrivare a Trefcon mancano ancora una15 di km credo.


Le nuvole passano veloci un pò piove un pò ce il sole, ma alla fine alle 17.30 arriviamo a destinazione. Trefcon è un piccolo paese dimenticato da Dio, di 86 persone, c' è  un unico posto dove poter dormire ed è le Gite d'étape Val Domignon dove abbiamo precedentemente prenotato.

Ci accoglie un intera famiglia con 5 figli (forse), la stanza è molto carina e pulita, ma purtroppo nella zona non ci sono ristoranti, bar, negozi, e quei pochi che ci sono sono chiusi perchè è lunedì. Non possiamo non mangiare niente dopo 77 km di bicicletta!! Infatti dalla dispensa tirano fuori dei barattoli in vetro con la guarnizione gialla , tipo quelli che da noi si usano per mettere via le marmellate o i peperoni. Ce ne sono di tipo diverso, boeuf bourguignon, paella, minestrone ed altro. Noi prendiamo un minestrone ed un boeuf bourguignon, non è molto ma non sappiamo cosa ce dentro, una baguette ed una bottiglia grande di birra. Ciportano in una cucina indipendente nel cortile. I barattoli si scaldano nel micronde 4 minuti "et voilà" sono pronti .
Peccato averne presi solo due perchè erano molto buoni, almeno il doppio per sfamarci ma comunque almeno qualcosa abbiamo mangiato. Terminato la cena rimettiamo tutto a posto e torniamo in camera. Fuori diluvia, non ce niente da fare, alle 20,30 siamo nel letto sotto un folto strato di coperte.


13 Agosto 2019 ore 8.30

Comunque ci voleva una bella dormita, il letto ad una piazza e mezza era un pò stretto, ma non ci ha impedito di dormire profondamente. Ci presentiamo in cucina ed il proprietario con un bel sorriso ci prepara caffè, cappuccino, marmellate fatte da loro, succo d arancia. Ora risulta più sciolto e si lascia andare mostrandoci la foto di alcuni italiani che avevano per primi percorso la via Francigena e ovviamente si erano fermati a dormire da lui.

Tappa 6

Trefcon ( 102 m) - Laon (180 m)  Km 76

vedi mappa

Profilo altitudine


                      



Partiamo, ma dopo un pò mi accorgo che ho lasciato il casco nel cortile e torno indietro.
 Pedaliamo su asfalto fino ad arrivare a Tugny et Pont che si trova lungo il camino Jacopeo francese che porta a Santiago de Compostela.



In questo villaggio importante incrcio per pellegrini europei si trova l' unico rifugio attrezzato della Via Francigena ancor oggi funzionante.



Peccato che non ci sia nessuno, è aperto, entriamo nel cortile e chiamiamo, ma ce solo una pecora che bela animatamente. Provo entrare nella reception, ce un televisore acceso, ma nessuna persona, chiamo , aspetto ma niente , dopo di che vedo un timbro, prendo le nostre credenziali e le timbro.



Ripartiamo, attraversiamo il fiume Somme e arrivati a Sanint Simon ci immettiamo nel verdeggiante Canal de Saint Quentin.

Superiamo il villaggio di Jussy, ma purtroppo l' erba è troppo alta, incluse le ortiche, che non riusciamo più a proseguire, per cui torniamo indietro e risaliamo l' argine per proseguire su strada, per poi rientrare nel canale all' altezza della linea ferroviaria ed arriviamo a Ternier. Si prosegue alternando tratti di asfalto e altri di sterrato, ci fermiamo a mangiare un panino ma le formiche rosse sembra siano tutte li e quindi velocemente ripartiamo alla volta di Laon dove arriviamo con la pioggia. Ci fermiamo in un bar a bere una pression ed anche per non bagnarci proprio adesso che siamo arrivati. Facciamo il punto della situazione per trovare un posto per dormire. Sembra finita ma Laon è composta da una parte bassa (nuova) ed una alta che sarebbe il centro storico. La salita non è per niente facile, ma come sempre arriviamo. 

Succedono cose strane l ' hotel che abbiamo scelto è aperto ma non c'è nessuno, un cartello indica un numero di telefono da chiamare ma non risponde nessuno. Proviamo da un altro sempre nella zona antica della città. Ci rispondono finalmente, e la buona notizia è che hanno una camera per noi. Il posto è a dir poco magnifico! La Maison des 3 Rois. Non siamo interessati a fare della pubblicità nella descrizione dei nostri viaggi, però questo è veramente un bel posto.


Relax, doccia calda, e poi a fare un giretto per Laon, dove su consiglio della proprietaria del Gite andiamo a cena presso il ristorante Les Chenizelles. 

14 Agosto 2019 ore 8.30

Ieri sera mangiato bene ma, certo che l' Anguillette mangiata ad Arras era tutta un altra roba! Finito la cena abbiamo fatto due passi a piedi per vedere la cattedrale di Notre Dame illuminata.

Il letto era perfetto e così ne abbiamo approfittato per dormire e riposare profondamente. Oggi arriviamo a Reims




Tappa 7

Laon (180 m) - Reims (105 m)  Km 67

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Profilo altitudine

                      

Oggi ci lasciamo alle spalle la regione del Pas de Calais ed entriamo nel Grand Est:


e lasciamo il dipartimento dell' Aisne per la Marna:



Prendiamo Rue Saint Martin in contromano che poi diventa Rue de la Liberation dopo la chiesa di San Martino di Laon ed in discesa cerchiamo di raggiungere Faubourg de Leuilly, ma si sa che in discesa è facile non vedere una deviazione ed infatti invece di prendere una via a destra continuiamo a tutta velocità verso la pianura. Non troviamo più la segnaletica del GR ma in compenso un  gran supermercato dove fare un pò di spesa per il pranzo. Torniamo indietro un paio di km e quindi finalmente troviamo le Chemin de Semilly A' Leulliy che scende verso la N2 una strada molto trafficata, praticamente quasi impossibile da attraversare senza prendere dei rischi. Si supera l' abitato di Faubourg de Leully e poi su sterrato verso un boschetto. Arriviamo dunque prima a Vorges e poi a Bruyères et Montbérault. La nostra guida dice di prendere in fondo al paese la Rue de Cheret, ma noi invece usciamo per la Rue Port de Reims e poi a sinistra per il Vieux Chemin de Reims, non so bene dove abbiamo preso questa informazione, ma vi assicuro che da qui inizia uno dei percorsi più belli  fino ad ora affrontanti a partire da Canterbury. La direzione è verso Cheret.

  

Il vecchio cammino è in leggera salita da prima dentro ad un boschetto e poi in una bellissima valle, il sentiero è un pò accidentato ma il posto è stupendo!

    



Superato il primo tratto un pò difficoltoso, si arriva a Cheret, si gira a destra per la via principale, la D903,  fino a Bièvres, dopo dichè la tranquilla strada asfaltata cambia in D88 e si entra nella riserva naturale des Coteaux du Bièvres, si svolta a sinistra in salita e si affronta un bellissimo pendio fino a raggiungere una croce.




        



Superato questo magnifico posto entriamo nella foresta demaniale di Vauclair, dove pedalando su strada asfaltata al bordo strada famiglie di funghi porcini appaiono ai nostri occhi...

Non possiamo raccoglierli purtroppo ma il dispiacere è tanto! Arriviamo così a Corbeny. Sono ormai le ore 13.00. Oggi non abbiamo comperato nulla da mangiare a Laon e al momento non abbiamo incontrato nessun posto dove fare spesa, ma a dire il vero neanche un ristorante aperto e dunque saltiamo il pranzo. Abbiamo un pò di frutta disidratata e qualche barretta....meglio di niente. In compenso iniziamo a vedere i primi vigneti di champagne, in effetti siamo proprio sulla strada del vino.




A Cormicy ci fermiamo per una breve pausa su una panchina di un giardino, e poi ripartiamo, superiamo la bella chiesa di Hermonville e piano piano piano ci accingiamo di fare l' ultima salita nel bosco per arrivare a Merfy






Ormai manca veramente poco per arrivare a Reims, iniziamo a vedere le prime case della periferia imbocchiamo il Canale della Marna e poco dopo ci ritroviamo proprio davanti alla cattedrale di Notre Dame di Reims.

        




Sono quasi le ore 18.00 facciamo visita al turist information per mettere il timbro della cattedrale e poi andiamo a visitarla. Non abbiamo ancora un posto per dormire questa sera e dunque ci sediamo nel bar di fronte alla cattedrale per fare il punto della situazione. 







Scegliamo un hotel poco distante dalla cattedrale, le porte automatiche si aprono, vado al primo piano dove ce la reception, ma non c'è nessuno solo un numero di telefono a cui non risponde nessuno.


Cambiamo soluzione e cerchiamo un altro hotel che si trova sempre nel centro pedonale di Reims. Le vie sono piene di turisti ed i ristoranti iniziano a riempirsi per la cena. L' hotel che abbiamo scelto, per fortuna ha un ingresso in un cortile interno alla via e dunque non si sente il frastuono della movida di Reims.

In alcuni casi succede che se invece prenotare su booking ci vai di persona il prezzo potrebbe risultare più basso e così facciamo, ma in realtà, non è questo il caso perchè anzichè pagare i 60 euro di booking ne chiedono 93. Gli faccio vedere il prezzo sul sito di booking.com, ma il giovane ragazzo della reception non vuole sentire storie, e dunque mi metto fuori nel giardino e faccio una prenotazione su booking.com. A quel punto vanno bene i 60 euro del sito e ci da la chiave della camera numero 11 al primo piano e le biciclette le mettiamo in uno scantinato. Purtroppo entrati in camera l' odore dello scarico del wc e nauseabondo e dunque vado a chiedere un cambio di camera. Il ragazzo viene a fare un sopralluogo e ci da la stanza numero 12. Bene, almeno abbiamo un posto dove dormire, facciamo la solita doccia rilassante e ci buttiamo nella movida.   Mangiamo in uno dei centinaia di ristoranti nel centro della città, menù a base di tapas, non sono male per fortuna. Andiamo in hotel, ma il letto è molto più piccolo del materasso e dunque dalla mia parte si piega facendomi dormire in discesa, inoltre la ventola di un frigo del ristorante sottostante disturba moltissimo. Completamente negativa come esperienza!

15 Agosto 2019 ore 8.00

Nonostante la stanchezza non abbiamo dormito benissimo un pò per la questione materasso un pò per la ventola rumorosa, in compenso ha piovuto tutta la notte, ma ora sembra che il cielo sia abbastanza sereno. La colazione preferiamo farla in una pasticceria del centro  dove incontriamo degli italiani.

Tappa 8

Reims (105 m) - Chalon en Champagne (83 m) Km 61

vedi mappa



Profilo altitudine

                       




Ultimo giorno di vacanza, dopo la colazione partiamo, il tempo è uggioso ma non piove. Facciamo i primi km sulla riva del Canale della Marna. Il percorso odierno  è in comune con il Cammino Jacopeo francese che conduce a Santiago de Compostela, infatti si riconoscono le segnaletiche gialle.







Andiamo in direzione di Verzaney e ben presto si iniziano a vedere i primi vigneti a champagne.





Entriamo così nel paese, purtroppo è Domenica, le cantine sono chiuse e anche i ristoranti. Attraversiamo il paese "fantasma" di Verzaney andando a visitare l' antico faro del 1909, posto sulla sommità della collina.

    

    

Peccato tutto questo champagne e non poterlo bere!! Il posto è veramente bello, direi il migliore dalla partenza di Canterbury.

Superiamo Verzy anch' esso molto carino e poi dobbiamo pensare a mangiare qualcosa, pur non avendo fatto spesa. Ormai abbiamo capito che non ci sono market aperti. Arriviamo al paese dopo, Villers Mamery e come se fosse un miraggio il ristorante "Le Solei d' Or è stranamente aperto. Entriamo, un meraviglioso profumo di ratatouille mi penetra dalle narci peccato sia accompagnato dal pollo che non amo, ma il, proprietario, nonchè cuoco mi rassicura e mi cambia il pollo con una buonissima bistecca che accompagno con del vino rosso locale. Ottimo pranzetto nella sua semplicità ma persone e ambiente molto molto accogliente. Complimenti!
Il tepore del sole nel cortile del ristorante ci scalda, ma dobbiamo partire verso Trapail e poi alle ore 16.00 entriamo in Chalon en Champagne ed attraversando una zona poco bella arriviamo alla stazione ferroviaria.

Dopo alcuni malintesi con la ragazza sempre sorridente della biglietteria della stazione riusciamo finalmente a comperare i  2 biglietti per noi e per le bici che ci portano a Parigi e poi con un cambio di nuovo ad Arras, dove alle 21,40 andiamo a cena e poi a dormire presso lo stesso hotel F1 dell' andata.



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