Terza parte: dal 15 al18 Agosto 2020 da Chalons en Champagne a Gy KM 275
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Premessa
A partire dall' 8 marzo 2020 la situazione sanitaria in Italia ma anche in tutta Europa, compresa la Francia, è stata veramente critica a causa del virus COVID-19, un virus in grado di infettare le persone di tutto il mondo causando criticità negli ospedali e uccidendo le persone. In Italia è stato introdotto il distanziamento sociale ( Lockdown) che imponeva di restare chiusi in casa, di non incontrare nessuno, di lavorare da casa e di non fare nessuna attività sportiva all' aperto e quindi abbiamo dovuto per forza interrompere gli allenamenti in bici ed i nostri viaggi in bicicletta per circa 5 mesi.
Ripartiamo dunque da dove avevamo lasciato lo scorso anno da Chalons en Champagne per qualche giorno muniti tra le altre cose di guanti e mascherina per evitare possibili infezioni che attualmente in Francia sono ancora presenti. La problematica relativa a questo tratto di Via Francigena è che si può trovare da dormire, si può trovare da mangiare, ma è difficile trovare da dormire e da mangiare nello stesso posto. A causa del corona virus, a causa che è Agosto e a causa che i paesi non hanno necessita di ricezione turistica. Durante la pianificazione, per esempio, nel tratto Brienne le Chateau- Richebourg non abbiamo trovato ristoranti aperti per la cena e dunque siamo passati da Chateauvillan perchè al contrario presso "La Providence" si poteva dormire e mangiare . La stessa cosa a Chalindrey, siamo dovuti andare a Culmont perchè l' albergo era chiuso per Covid mentre al "La source du Saolon" potevamo fare tutto.
15 Agosto 2020 ore 8.00
Oggi è ferragosto e dunque i negozi sono quasi tutti chiusi, ma avevamo preso informazioni ieri, il supermercato dietro al F1 è aperto fino alle 13. Ne approfittiamo per comperare il nostro pranzo.
Tappa 9
Chalon en Champagne (83 m) - Brienne le Chateau (126 m)
Km 76
Profilo altitudine
Oggi lasciamo il dipartimento della Marna per entrare nell' Aube:
Partiamo quindi in direzione sud con l' intento di raggiungere Brienne le Chateau.
All' uscita di Chalons en Champagne ci sono subito diverse possibilità di scelta del percorso, come se la Via Francigena non fosse un' unica via, questo francamente mette in difficoltà ma tutto sommato visto che i posti dove trovare da mangiare, da dormire e anche per bere sono rari, forse avere più possibilità di percorsi in caso di brutto tempo potrebbe aiutare.
Noi scegliamo di arrivare fino a Coolus e poi di seguire la strada romana (voie Romaine) passando per Saint Laurent per poi proseguire ancora dritto su asfalto fino a raggiungere un bivio a destra su sterrato che si inoltra nella campagna fino Fontaine.
La strada sterrata è completamente dritta per svariati km, incrocia ogni tanto qualche strada ed è ondulata con panoramici sali scendi continui. Un enorme trattore con il rimorchio appare all' improvviso dietro uno dei tantissimi dossi, frena bruscamente per cercare di sollevare poca polvere, ma, una enorme nuvola bianca di polvere ci investe in pieno!!
Si prosegue sempre dritti passando sotto le pale eoliche, fino ad arrivare ad un incrocio dove si incontra l' unico albero isolato su cui è disegnata la mitica freccia gialla.
Si gira a destra ed in poco tempo arriviamo a Fontaine e poi a Coole.
Cerchiamo un posto all' ombra dove consumare il nostro pasto e lo troviamo poco dopo attraversando la foresta di Vauhalaise. Dopo la sosta ripartiamo sempre su strada sterrata, ed attraversiamo prima Humbauville e poi Le Meix Tiercelin dove un' improbabile fontanella, prima di un improbabile semaforo ci aiuta a rinfrescarci ed a torglierci di dosso un pò di polvere, subito dopo si ritorna su strada sterrata. Ora la campagna sembra meno arida di prima, campi verdi e ben curati scorrono al lato della strada. Infatti diversi caprioli hanno capito che si potrebbe mangiare qualcosa di buono....
crauti che io adoro.
La giornata oggi è stata lunga e faticosa e sinceramente non vediamo l' ora di arrivare in hotel. Lo troviamo facilmente perchè è proprio sulla strada che porta al castello. Per fortuna ci ha telefonato per farci dirci come entrare e così posiamo le nostre bici in garage e saliamo in camera.
"Hotel des Voyageurs" questo è il nome, è rimasto tale e quale dalla sua costruzione, penso anni 60/70 ed è un vero pezzo di modernariato, ma non si può assolutamente disprezzare in quanto pulito ed accogliente.
Grande doccia calda e poi scendiamo a conoscere il proprietario che nel frattempo è arrivato. Così iniziamo a bere una "pression" mentre scambiamo due chiacchiere con il proprietario anche lui di quegli anni li.
Ordiniamo così il menù, antipasti misti e pasta al forno che ci serve nella sala da pranzo assieme ad altri clienti che nel frattempo sono arrivati.
Alla fine andiamo fino al cancello del castello per fare due fotografie e finiamo così la giornata.
16 Agosto 2020 ore 8.00
Sveglia!! E' ora di partire, mettiamo la nostra roba nelle borse e scendiamo per la colazione.
La giornata non è bella, piove poco ma piove! Passiamo a vedere ancora il castello che sempre il cancello chiuso, non possiamo fare come Napoleone che ha soggiornato qui per 5 anni, dobbiamo proseguire.
Brienne le Chateau (126 m) - Chateauvillan (300m) Km 63
Profilo altitudine
Pedaliamo in direzione sud verso Dienville dove le indicazioni della Via Francigena ci rassicurano di essere sulla strada giusta.
Ci sarebbe anche il lago di Amance da vedere dove si praticano sport acquatici ma piove e sono le 9 mattino meglio proseguire.
Svoltiamo a sinistra dove nel portico c'è un piccolo mercato ma proseguiamo dritti fino ad arrivare a Unienville, dove incontriamo una coppia in bici, anche loro con le borse, anche loro sotto l' acqua. Non danno cenni di voler salutare o far conoscenza, anche se sono molto spaesati e sembra di non saper dove andare, anzi ci seguono a distanza e anche noi sbagliamo strada perchè invece di girare a sinistra verso l' altro mondo....si un piccola borgata che si chiama così, entriamo a Unienville e dopo la salita, la pioggi inizia a diventare più intensa tanto da farci trovare ricovero nella tettoia della chiesa, nel frattempo i due ciclisti girano intorno alla fontana dando l' idea appunto di essersi persi. Poi spariscono.
Torniamo indietro e riprendiamo il nostro percorso che ci porta a Dolancourt, dove un grande parco divertimenti movimenta le giornate.
La pioggia a volte cade leggera e altre volte invece aumenta l' intensità a tal punto da farci fermare.
La strada è bella lungo il fiume Aube ma l' umidità si fa sentire. All' ora di pranzo entriamo in Bar sur Arube, appunto alla ricerca di un bar dove mangiare qualcosa, ma stranamente i negozi sono aperti anche se è domenica. In una panetteria comperiamo dei panini da loro confezionati e ci mettiamo a mangiare sotto il portico del comune dove anche altri 4 ciclisti hanno trovato riparo.
Dopo il pranzo ripartiamo, mancano ancora 35 km a Chateauvillan, intanto forse ha smesso di piovere definitivamente e andiamo verso il bel tempo. La strada inizia ad incresparsi un pò, enormi vitigni circondano la strada, qui si produce ancora champagne, ma è tutto chiuso e non incontriamo nessuno.
Anche i timbri sulla nostra credenziale scarseggiano nemmeno a Chalons en Champagne lo abbiamo messo.
Ci addentriamo così nella foresta di Clairvaux con un tratto di salita costante ma poi alla fine della discesa proprio arrivati alla fine buco la gomma posteriore.
Arriviamo così all' Abazia di Claivaux, un comprensorio inaspettatamente grande. Entriamo per visitare, ci vuole la prenotazione ed allora chiediamo un timbro per la nostra credenziale e ripartiamo.
Ancora 16 km ed eccoci arrivati a Chateauvillan.
Abbiamo prenotato presso la Chambre d' Hotes "La Providence".
Dopo un primo momento di smarrimento in quanto la chambre d' hotes dall' esterno appare come una birreria, suonando il campanello veniamo accolti dalla signora di casa, Margaret.
Entriamo nel cortile per lasciare le nostre biciclette e conosciamo anche il marito, Stephen.
Due persone veramente squisite al pari della location finemente arredata con molto gusto. Ci fanno visitare la casa, noi quasi timorosi di sporcare con le nostre borse impolverate, sudati, e con le mani unte di catena per la foratura della gomma.
In ogni caso prendiamo possesso della nostra camera al primo piano e dopo una doverosa doccia calda ci riposiamo.
Scendiamo per la cena che, anch' essa, era stata concordata via mail al momento della prenotazione il 17 Luglio incluse le bevande e come concordato ci è stato preparato una buonissima:
- Vellutata di peperoni rossi leggermente piccante con crostini di pane e formaggio di capra.
- Arrosto di cotolette di maiale alla ungherese con salsa di melanzana paprika e patate cotte al forno.
- Mousse al cioccolato
- Vino bianco.
Il tutto preparato con molta eleganza ma soprattutto.... eccellente!
La serata termina come al solito con una breve passeggiata nel paese e poi andiamo a dormire.
17 Agosto 2020 ore 8.00
E' ora di ripartire, scendiamo per la colazione, accompagnata da buonissime confetture, scambiamo ancora qualche parola con i simpatici proprietari e poi saliamo sulle nostre biciclette.
Spettacolare accoglienza a "La Providence", grazie!!
Siamo concordi nel pensare che avendo ormai girato in lungo ed in largo la Francia con la bici, questo è il miglior posto dove siamo capitati..oserei dire "provvidenziale".
Tappa 11
Chateauvillan (300m) - Culmont (313m) Km 60
Oggi entriamo in Alta Marna. Usciamo da Chateauvillan percorrendo la strada asfaltata che attraversa la foresta di Chateauvillan ed in circa 12 km arriviamo al termine del bosco ossia a Richebourg.
Fa nuovamente caldo e la giornata appare bella.
Pedalare all' ombra delle piante della foresta aiuta a mantenerci freschi ed in 13 km arriviamo a Richebourg, dove naturalmente non troviamo niente da mangiare.
Si prosegue fino a Mormant, dove naturalmente buco ancora la gomma posteriore proprio davanti alla casa di Dio!!
Probabilmente il copertone è troppo usurato e non protegge più la camera d' aria.
A Mormant ci sono i resti di una abazia costruita in epoca romana con un ruolo molto importante come luogo di sosta e ristoro per i viandanti pellegrini diretti a Roma, In seguito alla decadenza dell' impero romano venne destinata ai contadini. Oggi da vedere c'è solo una la Maison de Dieu, una minima costruzione rispetto alla grande abazia esistente.
Pazienza ci rifaremo questa sera!
Usciti da Beauchemin, svoltiamo a destra verso Saint Martin lès Langres che si trova in cima ad una collina, in teoria avremmo dovuto andare dritti, ma la discesa veloce ci ha fatto saltare il bivio e ci siamo ritrovati a Humes. Con la N19 arriviamo a Langres.
turismo dove ci facciamo mettere il timbro sulla credenziale. E poi visto che a fianco ce un bar consumiamo 2 pression.
Ci riposiamo un attimo perchè manca poco per arrivare a Chalindery e sono alcuni giorni che il mal di schiena mi perseguita. Ripartiamo per fare ancora gli ultimi 15 km.
Arrivati dobbiamo andare a Culmont a cercare la chambre d' hotes " A la source du Saolon".
Si trova a circa tre km dalla stazione ferroviaria, dove tra le altre cose avevamo parcheggiato la macchina. Suoniamo il campanello ma non risponde nessuno ed allora ci portiamo sul retro della casa, e suoniamo un enorme campanaccio appeso alla porta della veranda. Dopo un pò arriva la signora Edith in macchina, era andata a comperare qualcosa. E' molto dispiaciuta che noi fossimo arrivati mentre lei non cera e dopo un pò arriva anche il marito dalla campagna con una cesta di pomodori, patate, melanzane. Mettiamo le bici nella stalla vuota ed entriamo in casa dalla parte posteriore.
E' una vera e propria fattoria di campagna, non troppo curata per ricevere ospiti, di primo acchito non siamo molto contenti, ma la stanza è pulita e dopo aver riposato un pò scendiamo per la cena. Con il passare dei minuti anche i rapporti si sciolgono un pò e alla fine i due coniugi settantenni sono risultati anche simpatici. La cena invece è stata molto buona, niente a che vedere con quella di ieri sera però si sentivano gli ortaggi freschi di orto, una buonissima insalata di pomodori di diverso tipo, uova, maionese di primo e poi l' arrosto di carne con le patate fritte, una buona torta fatta da lei e direi anche un notevole vino rosso fatto da lui. Mangiamo tutti assieme raccontandoci delle nostre vite, nonostante il corona virus ad ottobre hanno in programma di venire in Italia in vacanza, costa Amalfitana, Firenze, Milano passiamo una buona serata in loro compagnia e poi andiamo a riposare.
18 Agosto 2020 ore 8.00
Culmont (313m) - Gy (405m) Km 75
vedi mappaProfilo altitudine
Tappa12
del Grand Est alla Borgogna-Franca Contea
e dal dipartimento della Alta Marna a quello dell' Alta Soana
Il mal di schiena oggi appare peggiore e dunque pensiamo bene di alleggerire le nostre borse scaricando un pò di roba che non dovrebbe più servire sulla macchina., poi passiamo al supermercato di Chalindery a fare la spesa per il pranzo e quindi partiamo.
Pedaliamo sulla D136 in direzione sud una bella strada solitaria asfaltata fino a Grosse Sauve dopo di chè decidiamo di svoltare a destra per prendere la variante che conduce a Grandchamp attraversando anche l' omonima foresta. Sembra non essere la via ufficiale, ma va da se che non ci sono tratti dove sembra quella ufficiale!! La cosa che più dispiace è vedere una chiesa templare utilizzata per il deposito per macchinari agricoli proprio al bivio di Grosse Sauve.
Qui ci fermiamo per il pranzo, una invitante trattoria all' inizio paese sembra invitarci all' interno, ma invece andiamo a stenderci sulle panchien dietro alla chiesa sotto alle piante ombrose.
Si riparte, superiamo la nuova Champlitte, Dampierre ed altri piccoli paesini sembra una giornata come tutte le altre quando , arrivati allo stop di Motey sur Saone in ripartenza si rompe la catena della mia bicicletta!Per cercare di riparare una catena rotta serve uno smagliacatena che guarda caso ho scaricato 50 km fa sulla macchina.
E' dal 2008 che trasporto lo smagliacatena a destra e a sinistra per mezza Europa, l' ultima volta che l ho usato è stato a Santiago de Compostela nella piazza della cattedrale, era il 2010, quando abbiamo incontrato Ilario e Claudia che avevano appunto rotto la catena e mi sono prestato alla riparazione. Dopo di che è sempre rimasto avvolto in uno straccio dentro la borsa. Ma oggi? Oggi l' ho scaricato sulla macchina, tanto non sarebbe di sicuro servito!!!!!
Per fortuna la mia catena aveva una finta maglia che sono riuscito ad adattare sul pezzo rimante della catena e quindi l ho montata sulla bicicletta, ma era talmente corta che ho potuto solo collegare la moltiplica più piccola con un ingranaggio del pignone posteriore senza passare per il tendicatena ovviamente e così siamo riusciti a ripartire.
Posso pedalare ma non cambiare velocità posso fare qualche leggera salita ma non posso fare salite più ripide e in pianura pedalo quasi a vuoto, non importa mancano solo, si fa per dire, 20 km a Gy!
Finalmente arriviamo a Gy.
Lo scenario è abbastanza chiaro: a Gy non ci sono officine riparazione biciclette, non ci sono negozi che vendono catene, non c'è il treno, non c'è il bus, il nostro programma era arrivare a Pontarlier dunque ancora 2 tappe da affrontare e un hotel prenotato a Ornons, la città grossa più vicina è Besançon a 20 km.
Abbiamo prenotato nell' unico posto dove si poteva ovvero presso l' Hotel Pinocchio, un bel hotel con piscina che non possiamo utilizzare perchè ci siamo dimenticati i costumi da bagno, però la camera e la doccia sono perfette. Mangiamo cena presso il vicino ristorante/ pizzeria che dovrebbero essere della stessa proprietà. Mi lascio tentare dalla pizza dando una enorme fiducia al pizzaiolo che però devo dire mi ripaga alla grande.
Si va a letto, il filo del discorso è sempre lo stesso: cosa è meglio fare?
19 Agosto 2020 ore 7.00
Abbiamo preso una decisione: dopo la colazione lasciamo le biciclette in hotel e con un taxi andiamo a
Besançon, prendiamo un treno che ci riporta alla macchina ovvero a Chalindery-Culmont (2 ore), con la macchina torniamo a recuperare le biciclette e quindi andiamo in macchina a Ornans (dove abbiamo prenotato l' hotel pensando di arrivare in bici).
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