lunedì 12 giugno 2017

La via Francigena dal Col du Montgenèvre (FRA) a Roma. Terza parte




Terza parte: dal 1 al 4 giu 2017 da Piacenza ad Aulla (SP) km 205









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1 Giugno 2017 ore 9,00

Ripartiamo per Piacenza in auto, per percorre il tratto Piacenza - Sarzana.
Arriviamo a Piacenza e dopo aver rimontato le nostre bici ed aver preso qualcosa da mangiare lungo la strada alle ore 11.30 partiamo.

Tappa 8

Piacenza (89)  - Fidenza ( 75 m) km 58


Profilo altitudine

                     

Ripassiamo per il centro per farci mettere il timbro sulla credenziale. Ci fanno sapere che per il timbro ufficiale della via Francigena bisogna recarsi presso la chiesa Madonna di Campagna non molto lontano dal centro ma chiude alle ore 12.00 e dunque ci affrettiamo. Il prete molto simpatico ci chiede informazioni circa il nostro percoso e dopo averci messo i timbri ci accende tutte le luci della chiesa per farci ammira la stupenda cupola. 

Torniamo al Duomo perchè la volta scorsa
cera la messa e non abbiamo potuto visitarlo e poi iniziamo la nostra pedalata imboccando la Via Roma con uscità dalla città con tanto di lupa romana. Parte la Via Emilia, il traffico è veramente intenso inclusi parecchi camions arrivando così a Montale. Ancora tre km e poi finalmente abbandoniamo la statale per prendere una stradina a destra subito dopo aver attraversato il fiume Nure peraltro completamente secco. E' una pista ciclabile che conduce a Pontenure e poi si rimette sulla Via Emilia. Arriviamo fino alle prime case di Cadeo, probabilmente avremmo dovuto girare a sinistra prima ma, ci ricongiungiamo con i segnavia subito dopo. Fa molto caldo e dopo aver preso una strada a destra ci fermiamo in un campo all'ombra di una rotoballa di fieno per il pranzo.




Si riparte e dopo aver superato un piccolo guado superiamo anche il fiume Chiavenna per poi giungere a Fiorenzuola D'Arda. Il calore è ancora forte ci fermiamo a bere qualcosa nell'ombrosa via centrale.




Abbiamo abbandanato definitivamente la Via Emilia e tra stradine e sentieri arriviamo a Castelnuovo Fogliani dove invece di girare a sinistra, giriamo a destra in direzione Salsomaggiore. Percorriamo qualche km in salita senza più trovare i nostri segnavia. Dopo un consulto, giriamo a sinistra in via San Lorenzo che ci riporta in veloce discesa sul nostro cammino nei pressi di Case Bocelli. Giriamo a destra su sterrato per raggiungere Villa Oppi con una bellissima torre.



Arriviamo quindi a Fidenza. Sarà stato per il caldo (oggi 35 gradi), ma non abbiamo prenotato per dormire e quindi proviamo a telefonare al Convento San Francesco, ma non c'è posto. L' alternativa è cercare un hotel in città. Hotel Astoria camera prenotata! Non ci rimane che cercar un posto per la cena, ma penso che sia l' ultimo dei problemi. Infatti girando un pò per il centro di Fidenza andiamo presso la trattoria del Duomo.

2 Giugno 2017 ore 7,30

Giornata serena, senza una nuvola. Dopo la colazione partiamo con l' intento di arrivare a  Sivizzano.

Tappa 9

Fidenza ( 75 m) - Sivizzano (247 m) km 43

vedi mappa

Profilo altitudine

               


Visita al duomo di Fidenza alla ricerca di un timbro sulla credenziale ma non c'è nessuno all' interno del duomo e dopo aver girovagato nel bel centro storico di Fidenza usciamo imboccando la via Caduti di Cefalonia. Dopo il campo sportivo prendiamo un bel viale sterrato sulla sinistra che ci porta dopo una breve salitella alla Pieve di Cabriolo.



Si scende sulla strada asfaltata fino a via Ponte Nuovo, si gira a sinistra e poi la prima a destra. Inizia con asfalto ma poi diventa sterrata in buona salita fino a raggiungere la chiesa di Siccomonte dove una pausa è dovuta (niente timbro). si ridiscende in ripida discesa per un campo a fianco alla chiesa, per poi risalire altrettanto ripidamente fino al colmo della collina da dove poi parte un falsopiano asfaltato che in breve porta al bivio per Costamezzana, dove in salita asfaltata si raggiunge la chiesa (chiusa).
Scendiamo brevemente la via da dove siamo venuti per girare a sinistra verso il castello di Costamezzana che raggiungiamo dopo una discreta salita su sterrato


Si prosegue in salita fino a raggiungere il colmo della collina da dove parte l' asfalto che in discesa ci porta a Medesano dove seppur alle ore 11,30 ci è venuta fame.
Proseguiamo sulla strada provinciale 357 fino ad attraversare sotto un ponte la ferrovia e poi proseguire sempre su asfalto ma ma senza traffico fino ad una rotonda dove giriamo a sinistra in un sottopasso dell' autostrada per sbucare in riva al fiume Taro che costeggiamo su sterrato fino a salire sul ponte che lo attraversa e giungere a Fornovo sul Taro.


  

Fa parecchio caldo, sono le ore 13.00 e ci fermiamo nel piazzale al fondo del ponte per goderci la frescura delle piante, ne approfittiamo per prendere qualcosa da bere di fresco al supermercato di fronte, per poi ripartire seguendo la strada della Cisa fino ad un bivio a sinistra in direzione Respiccio - Sivizzano.
Si svolta quindi a destra per entrare in Respiccio e poi dopo un ponticello su un torrente si svolta in salita su sterrato seguendo il torrente fino a re incontrare la provinciale che in leggera salita porta a Sivizzano. Arriviamo fino alla parrocchia di Santa Margherita dove Pietro incontrato nell' osteria della piazza ci dice che non c'è posto e l' alternativa è il B&B sulla strada un km più indietro. La signora del bar, gentilmente chiama la proprietaria che ci conferma la disponibilità.
Dopo aver preso posto nella nostra camera, rifocillati da una bella doccia calda, risaliamo a piedi verso l' osteria Miodini vicino alla chiesa dove consumiamo la cena a base di funghi prunoli (un particolare tipo di fungo che appare nel periodo  aprile/maggio) e lambrusco, ottimo!!


3 Giugno 2017 ore 7,30

Si riparte oggi metà del percorso è in decisa che ha come top il Passo della Cisa.
la signora dell' osteria ci aspetta per la colazione. Prendiamo le nostre cose e partiamo.

Tappa 10

Sivizzano (247 m) - Pontremoli (236 m ) km 52

vedi mappa

Profilo altitudine

                       



Fatta colazione si parte, primo obiettivo raggiungere Bardone una salita su asfalto ma parecchio ripida. In 4 km si passa a 400 m slm. (pendenza media 10%) con arrivo alla chiesetta con vista panoramica. Un fontanella di acqua fresca ci riceve.





Secondo obiettivo Terenzo sempre su asfalto in due km si sale a 600 m slm (pendenza media 10%).Qui si lascia l' asfalto per un sentiero sassoso che si inerpica sulla montagna fino a raggiungere il Castello di Casola. In 3 km si passa a 800m slm (pendenza media 26%)!





Finalmente sempre su sterrato si scende un pò sfiorando Casola Villa.




Ora si sale e si  scende fino a raggiungere Cassio. Sono le ore 12.00, ci fermiamo in bar per rinfrescarci un pò e poi ci rechiamo presso l' Ostello di Cassio per vedere se ci mettono un timbro sulla credenziale. La porta è aperta ed entro chiedendo permesso. Un signore dall' aria anche un pò sporca sbuca da una stanza e con un leggero sorriso mi chiede cosa volessi pensando volessi un posto letto. Le chiedo se per cortesia mi mette un timbro sulla credenziale, il sorriso si spegne, e diventa severo dicendo:" Ma le sembra l' ora di venire a chiedere un timbro? Perchè a che ora dovrei venire? rispondo. Deve venire in un orario che se viene qualcuno a casa sua non disturbi"!! Un imbecille.





Lasciamo Cassio chiedendo scusa per il disturbo percorrendo per circa 7 km la statale per poi prendere a Cavazzola di sopra a sinistra, la stradina che in discreta salita che ci porta nel deserto paese di Castellonicchio. Da qui scendiamo per giungere nuovamente sulla statale e poi su uno sterrato che in breve ci porta al mitico Poggio Enzo Ferrari di Berceto. Ci fermiamo a mangiare qualcosa proprio a fianco al duomo che ovviamente è chiuso alle 14.30.



Dopo la pausa si riparte uscendo da Berceto e attraversata la statale prendiamo a sinistra un sentiero che in ripida salita porta ad Il Tugo raggiungendo così ancora la statale. Da qui inizia la scalata ( nemmeno troppo ripida) verso il Passo della Cisa su asfalto. Un paio di km prima ci fermiamo a bere una birra presso l'Ostello del pellegrino. Il gestore dell' ostello di Cassio dovrebbe passare qualche giorno qui per capire come si ricevono i pellegrini! I due gestori (li abbiamo chiamati il Gatto e la Volpe) sono due persone sorridenti e simpatiche nonostante l'ostello fosse pieno di pellegrini. Tra i tanti discorsi in pochi minuti chiediamo loro due birre. "Ieri c'è stato un incidente in autostrada ed hanno dirottato tutto il traffico sulla statale. Ci hanno svuotato tutti i fusti della birra e anche le bottiglie e i rinforzi arrivano domani!! Pazienza di accontentiamo di acqua fresca. Ci chiedono se vogliamo il timbro sulla credenziale e ci salutiamo cordialmente. Il Passo della Cisa è proprio sopra di noi ed in pochi minuti lo raggiungiamo.


Visita alla bella chiesa del Passo in cui si onora la Madonna della Guardia considerata la patrona degli sportivi. Infatti al suo interno oltre alle splendide vetrate colorate, vi si trovano cimeli di alcuni campioni del passato tra i quali Vittorio Adorni che per primo lasciò la sua maglia rosa e la maglia di Gianni Rivera come ringraziamento per i successi ottenuti. 


Ci aspetta finalmente una lunga discesa fino a Pontremoli 17 km.


Abbiamo prenotato da dormire presso l'Ostello Castello del Piagnaro che raggiungiamo dopo un breve giro per la cittadina in quanto l' ingresso è quello del museo del castello e chiude alle ore 18.00.

  


Ci siamo solo noi nella stanza, facciamo una bella doccia calda ed usciamo alla ricerca di un buon posticino per cenare. Decidiamo per L' Osteria della Bietola dove incontriamo Genni e sua moglie una simpaticissima coppia , Alessandro e Piero anche loro sulla via Francigena. Dopo aver mangiato ci riversiamo in piazza, è in corso la disfatta della Juventus contro il Real Madrid e tutti sono assiepati nei bar per vedere la partita e noi continuiamo la bellissima serata in uno di questi... all' esterno.

4 Giugno 2017 ore 8,00

Il più è fatto..o almeno speriamo! Gli appennini sono quasi stati scavalcati. Da Pontremoli andiamo ad Aulla, sulla carta tratta senza complicazioni anche perchè oggi pomeriggio dobbiamo prendere il treno che ci riporta a Piacenza. 

Tappa 11

Pontremoli (236 m ) - Aulla (64 m ) km 52


Profilo altitudine

                                        

Partiamo ben sapendo di doverci fermare per fare colazione. Al bar incontriamo Alessandro e la moglie che oggi invece si fermano qui per tornare a Milano. Inizia a diluviare e l' aria è abbastanza fresca ma poi smetterà subito di piovere. Lasciamo Pontremoli rimettendoci sulla statale della Cisa. Arrivati alla chiesa della S.S. Annunziata troviamo una differenza tra quello scritto sulla guida e la segnaletica. Lasciamo la chiesa per passare da dietro invece di continuare sulla statale.




Comunque si viaggia più o meno paralleli alla statale. Attraversiamo Sconcertoli e anche qui la segnaletica ci porta verso Ponticello invece di riportarci sulla strada asfaltata. Successivamente tagliamo la statale a Migliarina per prendere una piccola zona industriale e poi un prato che ci riporta sull' asfalto. Insomma in un modo o nell' altro arriviamo alla Pieve di Sorano.





Percorriamo in salita asfaltata i due tornati che portano a Filattiera dove sul muro di sosteno del paese troviamo cespugli di capperi in fiore.Ci fermiamo nella chiesa di San Giorgio  aperta per la messa.Attraversiamo il paese ed in discesa raggiungiamo un bivio che prendiamo a sinistra in salita su sterrato verso l'oratorio di San Rocco nel bosco. Bellissimo percorso ombroso con l' attraversamento di un paio di guadi per poi spianare alle porte di Filetto dove un bosco di castagni ispirò , secondo la storia, Dante nella descrizione della "selva oscura". Entriamo quindi a Filetto Filetto.


Qui commettiamo un errore determinate, perchè invece di leggere la guida continuiamo a seguire la segnaletica bianca e rossa che, invece di girare a destra ci fa girare a sinistra dentro Filetto. All' uscita prendiamo a destra ed usciamo dal paese. Al bivio successivo mancano in effetti le indicazioni e dopo aver cercato invano prendiamo a sinistra per andare nella parte alta di Filetto.




Qui ritroviamo la segnaletica che a sinistra entra in un bosco per salire leggermente di quota fino ad incontrare il torrente Bognone che per fortuna possiamo attraversare grazie ad una nuovissima passerella in legno. Leggiamo poi sulla guida che  consigliava di andare verso la statale perchè il torrente non era attraversabile. Il percorso è fattibile in bicicletta a parte un paio di cortissime salite strepitose al punto di dover spingere le bici con relative borse in due, cioè una alla volta.





Ed è così che arriviamo a Virgoletta paese arroccato sul crinale verticale di una collina, dove troviamo una fontana d' acqua buonissima.



Sono le ore 12,00. Dopo la fontana bella salita su asfalto che poi diventa sterrata dentro un bosco fitto. Proseguiamo ma sempre con il dubbio di non essere sulla strada giusta. la segnaletica sparisce e non abbiamo idea di dove siamo esattamente. Lo sterrato è molto ripido. Il programma di geo localizzazione che ho nel telefono non funziona perchè manca il segnale e così superato il tratto veramente faticoso giungiamo ad un bivio, passiamo in mezzo a due case e ci buttiamo in discesa nel bosco. Sbuchiamo nei pressi di Fornoli su strada asfaltata che in discesa ci riporta sulla statale della Cisa in località La Piastra. Da qui arrivare ad Aulla la strada è breve. Ore 14,00. Mangiamo qualcosa in uno dei pochi  bar aperti e ci precipitiamo alla stazione per prendere il treno che ci porterà a Piacenza dove abbiamo lasciato la nostra auto.

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