martedì 2 maggio 2023

La Via Francigena del Sud (seconda parte)



Seconda parte: dal 22.04 al 29.04.23 da Foggia a Santa Maria di Leuca km 515






Se vuoi leggere tutto il viaggio clicca qui 



22 Aprile 2023 ore 9.30

Partiamo in auto da Torino alla volta di foggia. Il viaggio è di circa 900 km dunque arriveremo questa sera. Abbiamo prenotato per dormire, presso la "Casa di Campo" una struttura sul Tratturo Castiglione che è proprio sulla via Francigena, in questo modo possiamo come da accordi con loro lasciare la nostra auto in custodia per tutta la settimana, inoltre prenotiamo anche la stessa camera per la sera del 29 aprile, cioè quando rientreremo. Al nostro arrivo prendiamo la camera e subito andiamo a cena in centro a Foggia. 
Casa di Campo fa anche da ristorante ma purtroppo è tutto prenotato da un anniversario di matrimonio. Andiamo quindi in centro a Foggia dove troviamo una piccola trattoria di nome Scurzett che fa solo carne di manzo e con un buonissimo vino rosso, il Nero di Troia.
La stanchezza si fa sentire e dunque rapidamente rientriamo in camera.

23 Aprile 2023 ore 8.00

Eravamo francamente preoccupati per la musica a tutto volume ma non abbiamo sentito nulla, Fatta la colazione prepariamo le nostre bici e partiamo.

Foggia (Casa di Campo)-Monte Sant' Angelo km 53




Questa tappa per i primi 30 km è tutta pianeggiante ma poi la salita al monte è lunga una ventina di chilometri. Fino all' altro ieri a Foggia ha piovuto oggi invece un bel cielo sereno.


Ci sono diverse cose nuove rispetto ai viaggi precedenti, abbiamo delle nuove biciclette, nuove sono anche le borse in cui mettiamo la nostra roba e anche i portapacchi sono nuovi.
in particolare il telaio in carbonio e le ruote da 29" danno più leggerezza e anche più velocità, nonostante questo siccome i giorni precedenti alla partenza avevo già forato la ruota posteriore, molto probabilmente ho messo male il copertone ed ora la ruota posteriore vibra in modo clamoroso. Spero che viaggiando il copertone si assesti perché oggi è domenica ed è tutto chiuso.





Durante il tratto in piano ci accorgiamo subito di come la natura stia esplodendo, i colori sono molti forti i fiori profumati e coloratissimi.





Arriviamo così a Manfredonia dove inizia la salita al Monte Sant' Angelo 20 km di salita al 6%. Per raggiungere Monte S. Angelo ci sono tre possibilità, noi siamo costretti a salire dalla parte più lunga ovvero da Manfredonia affrontando una ventina di tornati su strada asfaltata, oppure si può salire da dietro facendo Foggia-San Giovanni Rotondo e poi con la SS272 ed un paio di tornanti si arriva alla meta.
La terza possibilità è quella che storicamente i pellegrini, ma anche i semplici viandanti a piedi, partendo dalla piana di Manfredonia  e seguendo il sentiero che ha un nome che è tutto un programma:"Scannamugliera" salivano a Monte S. Angelo. Da quello che ci risulta impossibile da fare in bici anche a piedi, spingendole.


Non siamo ancora in forma per affrontare agevolmente tutta questa salita ma piano piano riusciamo ad arrivare in cima nel paese di Monte S. Michele.


         

   


La temperatura si è abbassata parecchio rispetto a prima ed è meglio andare presso la Casa del Pellegrino dove abbiamo prenotato una camera e anche la cena.

Ci riposiamo un po' e poi usciamo per visitare la particolare chiesa di S, Michele.




Sulla facciata si nota questa scritta:


"Questo posto è terribile, è la casa di Dio e la porta dei cieli"

Effettivamente un ripida scalinata scende dentro alla terra ed alla fine una la chiesa appare nella roccia dentro ad una caverna, una cinquantina di persone stanno assistendo alla messa. Veramente particolare!
Visitiamo anche il castello una volta chiamato Castello del Gargano costruito a difesa del territorio omonimo.

La camera è molto pulita e ordinata, ma la cena a dire il vero è stata molto frettolosa. Anche qui qualcuno festeggiava qualcosa ed il numero di invitati era alto. I camerieri forse stanchi non vedevano l' ora di finire..pazienza!



24 Aprile 2023 ore 8.00

Dormito bene eravamo molto stanchi, fatta colazione riprendiamo le nostre bici e affrontiamo il secondo giorno. Fa sempre molto freddo la mattina la giornata non è delle migliori il cielo è coperto e grigio intenso.

Monte Sant' Angelo - Canosa di Puglia km 78




Sarebbe divertente affrontare la discesa che ieri abbiamo fatto in salita a tutta velocità, purtroppo la mia ruota posteriore con l aumentare della velocità sembra quadrata e vibra moltissimo, appena arriviamo a Manfredonia ci fermiamo per la riparazione.
Passiamo proprio davanti al negozio di  De Palma
Spiego il problema ed il titolare in pochissimi minuti e con l' aiuto di acqua saponata individua e risolve il problema, è probabile che il box Ferrari potrebbe imparare qualcosa da lui......
Ora la bici è finalmente perfetta e viaggiamo più spediti, 
Il vento però è insistente e in direzione contraria usciti da Manfredonia le raffiche si fanno sentire e continua a fare freddo, anche se le bufale non sembrano patire troppo....


Avevo sempre creduto che il cantante Nicola di Bari fosse effettivamente di Bari (beata ignoranza), ma no, Nicola di Bari è di Zapponeta!!!!


Ne approfittiamo per comperare presso una panetteria storica di Zapponeta del pane e anche del companatico in un supermercato per il nostro pranzo.



Alla fine di Zapponeta giriamo a destra su una strada asfaltata con piante di finocchiaccio in piena fioritura, ma anche i fiori tra gli ulivi sono molto belli da vedere.







Ci fermiamo a mangiare sotto a degli ulivi e tra le coltivazioni di carciofi che qui non mancano di sicuro!



        ma la minaccia di pioggia non era solo una minaccia ... piove proprio!!


Per il momento solo qualche goccia però partiamo immediatamente perchè la parte serena del cielo è a portata di mano e infatti in poche decine di metri siamo all' asciutto ma dobbiamo pedalare per scappare dalle nuvole minacciose. in poco tempo arriviamo a Canosa di Puglia.
Purtroppo facendo questa variante non abbiamo potuto vedere il famoso ponte romano sulla via Traiana che scavalca sul fiume Ofanto
A Canosa, abbiamo prenotato mentre mangiavamo il panino presso l' affittacamere " Domus al Corso" proprio vicino al corso centrale di Canosa.
A parte la poca simpatia del proprietario, a parte la camera senza finestra, a parte la colaziona inclusa che in pratica erano 4 merendine confezionate e la macchinetta del caffè, a parte un lieve odore proveniente dal bagno, a parte 71 euro a notte, ecco a parte questo era pulito e anche arredato bene.
Va beh capita anche questo, però questa sera ci permettiamo il lusso di mangiare nella pizzeria NANA'
dove il pizzaiolo è campione del mondo di pizza del 2022... ed effettivamente la pizza era buona!


25 Aprile 2023 ore 8.00

Usciamo a fare colazione in un bar per poter almeno mangiare un cornetto fresco e un cappuccino degno del nome, e poi partiamo. Il cielo  sembra sereno oggi con qualche nuvoletta, ma al mattino è sempre freddino da mettere la giacca pesante, poi durante la giornata il sole brucia la pelle.


Canosa di Puglia-Bitonto km 66




L' uscita da Canosa non è gran ché, ed oltretutto è in salita, ma superata quella fatica il panorama diventa veramente bello con distese di vigneti e uliveti contornati dai soliti fiori coloratissimi.



           


Incontriamo finalmente due pellegrine straniere che camminano a passo veloce, arrivati all' incrocio con la SP231 dove ci sono grossi serbatoi di una vinicola, il percorso è completamente diverso da quello che abbiamo sui nostri navigatori, e dopo qualche minuto di indecisione capiamo che dobbiamo oltrepassare la provinciale salendo sul cavalcavia per poi prendere la direzione Corato.



Questa strada asfaltata è molto bella ci sono uliveti antichi sia a destra che a sinistra, peccato che la maleducazione e l' inciviltà di qualcuno abbia permesso di rovinare tutto lasciando montagne di immondizia sotto a questi alberi, fa veramente male al cuore.



 A Corato nella piazza, il sindaco tiene un discorso sul 25 Aprile, dobbiamo comperare da mangiare per pranzo ma è tutto chiuso e così in un bar prendiamo due panini, due piadine e da bere.


Dopo una decina di chilometri arriviamo a Ruvo di Puglia, un bellissimo paese con palazzi antichi di
pregio, Orazio, il poeta, in un suo libro scrisse che qui durante il suo viaggio da Roma a Brindisi, trovò del buonissimo pane e dell' acqua molto costosa. E' l' ora  di pranzo e dunque ci sediamo su una panchina sotto gli alberi proprio nel centro del paese e di fianco alla bellissima  cattedrale. La gente passa e vuole sapere, ci fanno i complimenti, si ferma anche Biagino uno del '58 che ha un ristorante a Bari ed è della Pro Loco di Ruvo, ha voglia di chiacchierare e ci racconta fatti e misfatti del paese.
Ma il tempo passa e Bitonto ci aspetta. Uscendo da Ruvo di Puglia troviamo  arco Caputi ovvero l' arco del bacio....



e appena fuori dal paese imbocchiamo finalmente la Via Appia Traiana

                                       





Una bellissima strada sterrata che ci porta dritti fino a Bitonto, dove abbiamo prenotato tempo fa in funzione del ponte del 25 aprile per essere certi di trovare posto, presso il b&b "Antico Monastero"



dove Anna ci accoglie con molta simpatia e cordialità. La struttura è veramente bella risalente al 1440, le camera sono arredate con semplicità ma con molto buongusto e cura dei particolari, il nome non è casuale è proprio un ex monastero vero e proprio costruito sulla chiesa. Una meraviglia!!
Doccia, riposino e poi andiamo a visitare la città che ha un bellissimo centro storico.
Anna ci ha dato alcuni consigli su dove andare a cena e noi scegliamo il ristorante "il patriarca" dove il proprietario, un sosia del famoso cuoco Cannavacciuolo in carne ed ossa, ci serve dell' ottimo cibo da lui preparato.


26 Aprile 2023 ore 8.30


Abbiamo riposato bene, il materasso perfetto!
Ci prepariamo per andare a colazione, rispetto a ieri andiamo per conto di Anna a fare colazione in bar.
Al nostro ritorno troviamo già Anna affaccendata nei lavori di ripristino di alcune stanze lasciate dagl' ospiti. Chiacchieriamo un pò e con molto piacere Anna ci mostra le parti ancora da ristrutturare del suo bellissimo B&B. A detta sua i maggiori frequentatori sono proprio i pellegrini ed allora le consigliamo di farsi un timbro meno anonimo di quello che ci ha messo sulla nostra credenziale, si sa che qui c'è molta penuria di timbri e come sappiamo tutti un bel timbro fa sempre piacere!
Via si parte!

Bitonto - Monopoli km 75





Fa veramente freddo, il cielo è sereno ma la temperatura è molto bassa ed il vento freddo a 26 km/h fa aumentare la percezione, ma per fortuna è un vento a favore e ci consente di mantenere una buona velocità. Questa tappa ci fa incontrare finalmente il mare arrivando a Bari; lo avevamo lasciato l' ultima volta a Massa Carrara in Toscana.




In circa 20 km arriviamo alla periferia di Bari da dove iniziamo un sentiero sterrato che in poco tempo ci porta direttamente al mare










che spettacolo!!!

Da qui in poi è tutto sul lungo mare fino al centro di Bari. 






Prima un visita alla chiesa di S. Nicola dove ci sono le reliquie del santo che un gruppo di marinai baresi nel 1087 trasportarono fin qui dalla città di Myra in Turchia.


     
 


di fronte alla quale si trova il Portico dei Pellegrini.

Dopo la visita ritorniamo sul lungomare dove un' enorme manifestazione della coldiretti rovina un pò il paesaggio del porto di Bari. 
Avrei voluto arrivare di sabato per gustarmi sul molo S. Nicola il mercato del pesce (N' dèrr'a la lanze che letteralmente significa " a terra le lance). 
Il porto è da decennio sede di un mercato ittico all'aperto frequentato da pescatori locali che sin dalle prime ore del mattino mettono in vendita pesce e frutti di mare. Potrebbe definirsi il luogo simbolo del "crudo di mare", per l'abitudine di consumare frutti di mare crudi che è un'altra delle tradizioni della città.
A N' derre la lanze, viene venduto anche u ciambòtte (zuppa di pesce) che (le varcheceddàre asscennèvene n ddérr'a la lanze) i pescatori proprietari di barche, scendevano in terra la loro lancia per offrire agli intenditori.



 


Ma l' appunto che mi ero segnato era quello che,  oltre a mangiare il pesce crudo venduto dai pescatori sul molo, era di accompagnare il pasto secondo tradizione  con una birra Peroni ghiacciata venduto dal " El Chiringuito" .

Peccato che del pesce crudo non ci sia traccia perchè..... mi sentivo in forma!!! 😁😁

Dopo Bari la costa è molto bella e il profumo del mare trasportato dal vento è molto forte. Ci fermiano a fare una foto nella spiaggetta S. Giorgio;






e poi  Torre Canne ....
  





Superata Torre Canne la via gira verso l' interno dove troviamo  la solita natura prorompente tra vigneti ulivi e fiori colorati fino a Mola.





La segnaletica che riguarda il percorso che facciamo noi, dobbiamo dire che qui, nella parte sud della Puglia, è davvero frequente e non si rischia di perdersi o di sbagliare strada.
Arriviamo quindi a Polignano a Mare.

                         



Polignano è davvero molto bella sia vista da lontano con la sua scogliera e le case bianche sia da vicino con le varie calette che la precedono, infatti ci sono molti turisti e infatti dopo una lunga attesa riusciamo a fare la foto con Domenico Modugno!!!! 




...sono anche queste soddisfazioni!!!! Ci meritiamo una fresca Peroni, tanto ormai siamo arrivati a Monopoli.
Abbiamo prenotato presso il B&B San Martino in centro alla cittadina. Le nostre biciclette le mettiamo direttamente nella nostra camera. Oggi abbiamo preso parecchio freddo e devo dire che una bella doccia calda ci sta davvero bene. Chiediamo alla signora un consiglio su dove andare per la cena ma i ristoranti suggeriti il mercoledì sono chiusi e dunque ci fidiamo del nostro intuito e prenotiamo presso "Il Brigante": insalata di mare eccezionale e pasta con cime di rapa e taralli all' acciuga, una cosa senza senso. Il nostro viaggio in bici non è certo per mangiare, ma in effetti scoprire queste cose buone fa molto ma molto piacere! Il centro storico di Monopoli è veramente bello con vicoli stretti e caratteristici ricco di locali molto animati.


27 Aprile 2023 ore 8.30

Dormito e riposato bene. La signora del B&B che inizialmente si è dimostrata un pò freddina questa mattina si è svegliata anche lei bene ed è sorridente e simpatica. Andiamo a fare colazione e dopo di che facciamo uscire le nostre bici dalla camera interrata salendo qualche scalino e dopo il timbro sulla credenziale la salutiamo.



Monopoli - Brindisi km 87




Dobbiamo arrivare a Brindisi, questa è la tappa più lunga. Giornata meravigliosa, il vento è sparito così come il freddo, si sta benissimo. Io nella borsa ho il costume da bagno...... non si sa mai; sono sempre molto attirato dal mare ma fino ad oggi non si poteva entrare in acqua, anche perché a parte la temperatura bassa. il mare è sempre stato un po' mosso ed è un peccato perchè le acque qui sono cristalline.
Oggi riusciamo anche ad azzeccare l' uscita dalla città velocemente senza errori.
Infatti dopo appena 5km arriviamo alla Cala Verde, una spiaggetta spettacolare dove finalmente riconosco il mare della Puglia...





Entriamo con le nostre biciclette per mettere i piedi in acqua di più non si può e poi usciamo dall' altra parte dove non è proprio pedalabile....



                                                                     

che meraviglia!!!







Proseguiamo per Torre Canne, oggi non dice niente ma un tempo qui il territorio era ricco di acque sorgive che venivano considerate acque salutari (chiamate acque di Cristo) e infatti ancor oggi sorge un centro termale molto frequentato.







Ora ci siamo spostati un pò verso l'interno, e dopo aver attraversato il Parco naturale regionale Dune Costiere, nei pressi della masseria Sansone ci fermiamo a consumare il nostro panino. Qui la via Francigena è molto ben segnalata, proseguiamo per raggiungere Torre Sabina per affrontare l' attraversamento della spiaggia di Pantanagianni






       


E' uno spiaggione molto grande, con un bellissimo mare, non è pedalabile perchè e tutto sulla sabbia, e non è facile trovare la via d' uscita, anche ci sono dei cespugli strabordanti di fiori coloratissimi. In qualche modo ne usciamo, solo che poi la strada sterrata che porta fuori dalla spiaggia, forse per le piogge cadute in precedenza è inondata d' acqua, in pratica è un acquitrino e non abbiamo potuto far altro che impantanarci con le nostre bici in mezzo all' acqua, e così alla prima fontanella ci siamo lavati scarpe e piedi!


e poi Paola con i piedi bagnati, guarda con soddisfazione il cartello con la scritta Brindisi!!!


Abbiamo prenotato presso un B&B segnalato dalla guida: "VIALATA".
Di sicuro non il miglior posto dove andare a dormire a Brindisi. Luigi ed il suo cane Bad si danno da fare per rendere abitabili le camere, ma nel corso degli anni passati in bici siamo riusciti ad adattarci in molte circostanze e anche in questo caso lo facciamo. 
Chiediamo anche a Luigi se ci consiglia un posto dove andare a mangiare e lui ci consiglia un posto a pochi metri dal B&B si chiama "L' antipastoristo". 
L' abitazione è davvero comoda per il centro di Brindisi e dopo un bella passeggiata non abbiamo visto niente che ci ispirasse particolarmente e così siamo tornati per vedere l' Antipastoristo.
Effettivamente il ragazzo che gestisce il locale assieme a sua moglie ci sa fare, abbiamo mangiato molto bene e soprattutto anche bevuto del buon vino rosso naturale.
Naturalmente come sempre le trattorie che cerchiamo noi, non sono ne quelle alla moda dove fare la foto al piatto da inviare ad amici, parenti e nei social, sono trattorie rustiche in vengono serviti piatti poveri della tradizione e questo è il caso dell' Antipastoristo che ha molto da spartire con lo Scialapopolo di Benevento.






28 Aprile 2023 ore 8.00

Alla fine non abbiamo dormito male, Luigi è andato a prendere il caffè ed il cappuccino al bar e li ha portati in camera su un vassoio, da apprezzare la sua volontà.
Ci prepariamo e partiamo.


Brindisi - Carpignano Salentino  km 76





Usciamo da dove siamo entrati ieri sera, ovvero dalla Porta Lecce. Subito dopo imbocchiamo una  rotonda con un traffico infernale tutti vogliono passare senza dare precedenza e infatti Paola viene quasi investita da una signora al volante che invece di fermarsi è entrata in piena velocità nella rotonda mandandola anche a quel paese.
In Puglia il senso di rispetto o se vogliamo anche di paura di investire un ciclista è pari a zero, gli automobilisti ti sfrecciano a pochi centimetri senza farsi troppi problemi anzi ti suonano per dirti di fare attenzione che loro devono passare. Visto che siamo in tema di polemiche non si può non parlare della enorme quantità di immondizia abbandonata sui marciapiedi della città e anche negli uliveti secolari, oltretutto proprio sotto l' indicazione della via Francigena non fosse altro per gli stranieri che ci passano, un vero schifo!!




Usciti però dalla città ecco che tornano i meravigliosi panorami della natura con ulivi e fiori coloratissimi.

                  
   

arrivati nei pressi di una centrale termoelettrica però il paesaggio diventa ancora più bello siamo molto vicini al  bosco di Cerano.... una specie di paradiso terrestre.

        
       
Si iniziano anche vedere le Pajare costruzioni in pietra dalla forma di cono tronco, fatte con la tecnica del muretto a secco munite di scala esterna che porta ai piani superiori. Queste servivano da riparo, e da magazzino per pomodori olive uva ecc mantenendo fresco in estate e mite in inverno.




Una tabella ci segnale le varie distanze da questo punto:


    
 


Superiamo Torchiarolo ed anche la statale per Surbo ci addentriamo in un terreno agricolo non ce nessuna traccia del sentiero ma il navigatore satellitare ci fa passare proprio li dentro:




Dopo un pò d' apprensione e scavalcato un muretto, troviamo una strada che ci porta direttamente all' abazia medievale di Santa Maria di Cervate o Cerrate. La visita merita sicuramente il biglietto. Molto ben tenuta, l abazia è ricca di affreschi ben conservati, un bellissimo portico con un antico pozzo del cinquecento nel cortile e all' interno dei magazzini due antiche macine.

 
E' il posto giusto per farsi mettere un bel timbro sulla credenziale, ma purtroppo non hanno un timbro dell' abazia hanno solo uno squallido timbro del FAI! Siamo indietro di anni luce purtroppo, quanto un costa un timbro ad hoc per rappresentare l' Abazia sulla via Francigena del Sud???
Superato Surbo entriamo in Lecce. Meriterebbe la visita con calma ma sono solo le ore 13 ed è meglio proseguire attraversando dritto per dritto la città.
Ora la nostra velocità aumenta grazie al fatto che è tutto su asfalto con un leggero vento a favore. 
Arriviamo così a Carpignano Salentino dove abbiamo prenotato presso un hotel nel paese nuovo nuovo, hotel Karpignana.
Al nostro arrivo il simpatico e giovane proprietario ci fa mettere le bici nel garage e poi ci porta le nostre borse nella nostra camera. E' tutto molto pulito e profumato.
Oggi la giornata è stata lunga e faticosa e dopo la doccia ci addormentiamo nel letto.
Ci svegliamo giusto alle ore 20 per andare a cena. Abbiamo preso una specie di insolazione perchè abbiamo entrambi dei brividi di fretto e le braccia ma anche le gambe scottate dal sole.
Andiamo a mangiare presso il ristorante pizzeria "La Locanda" nel paese, senza infamia e senza lode tranne per il vinello bianco frizzante della casa che andava giù veramente bene.


29 Aprile 2023 ore 8.30

Purtroppo nella stanza una fastidiosa luce d' emergenza è rimasta accesa lievemente per tutta la notte, ma il peggio è che verso le 5 del mattino è andata via la luce e quindi si è accesa completamente. Un quarto d' ora in piena luce che ci ha fatto perdere il sonno.


Carpignano Salentino - Santa Maria di Leuca  km 72


A parte la fastidiosa luce notturna, la colazione invece è ottima sia dolce che salato come piace a me.
Superati i soliti problemi con il mio Garmin che al mattino non ci aiuta ad uscire dal le cittadine e ci fa girare a vuoto, finalmente imbocchiamo la giusta via.
Purtroppo da Brindisi in giù con il passare dei chilometri si notano sempre più frequenti uliveti morti o morenti colpiti dalla Xilella un batterio forse proveniente dalla Costa Rica che impedisci la circolazione della linfa all' interno dei rami verso le foglie e piano piano la pianta si secca.






Un vero peccato uliveti secolari andati completamente distrutti e anche abbandonati in alcuni casi.
Ad Otranto, città della Magna Grecia, ci fermiamo per comperare qualcosa da mangiare. Dopo una quindicina di giorni di assedio turco nel 1480 gli 800 uomini superstiti locali vennero portati sul colle della Minerva e decapitati! 
Per uscire dalla città ci tocca fare la prima salita dopo Monte S. Angelo. Una salita al 12% ma che dura si e no 3 km. 
In compenso, grazie al fatto che c'è  un forte vento da sud verso nord e quindi contrario al nostro percorso, così ci hanno spiegato, che la costa albanese con le sue montagne, è perfettamente visibile!



Si svolta a destra su sterrato e la discesa è veramente bella! In mezzo alla verde campagna arriviamo ad un magnifico rudere, quello di San Nicola di Casole. Un insulto alla bellezza lasciarlo andare così.


                           



Superato Uggiano La Chiesa, ci fermiamo per il pranzo presso una solitaria chiesa, quella dei Santi Medici Cosma e Damiano, una moderna chiesa con cortile a alberi ombrosi e panchine proprio adatte alla nostra sosta.
Vogliamo ripartire subito per arrivare ad Andrano, dove abbiamo passato dei giorni di vacanza anni fa, per salutare dei vecchia amici che hanno un negozio entro le ore 13, ma purtroppo arriviamo tardi.... il negozio è già chiuso, Lasciamo un biglietto di saluto e ripartiamo . Ora i paesini si susseguono uno dietro l ' altro, ogni 2 o 3 km ce ne uno, Uggiano, Cerfignano, Vignacastrisi, Marittima, Andrano e Tricase. Siamo un pò combattuti; da una parte abbiamo paura di arrivare a Santa Maria di Leuca in ritardo e trovare quindi gli uffici della basilica chiusi. In questo caso sarebbe un problema serio perchè domani mattina dobbiamo partire presto per tornare a Foggia e non possiamo rinunciare al Testimonium! 
Dall' altra parte  è un problema un pò psicologico, stiamo per terminare la via Francigena del sud iniziata a Roma e dopo 800 km arriviamo a Santa Maria di Leuca. Ma allo stesso tempo stiamo terminando la Via Francigena italiana iniziata al Colle del Monginevro che doveva terminare a Roma ma che abbiamo prolungato fino a Santa Maria di Leuca per un totale di 1900 km. Ma c'è di più stiamo concludendo  un viaggio che collega gran parte dell' Europa da Santiago de Compostela alla  Finis Terrae in Puglia..4.000 km. Che soddisfazione!!! E come succede in questi casi non si sa se essere felici o tristi; felici per aver completato il viaggio ma tristi perchè tutto è finito!!!! 
Si inizia ad intravedere il faro posto sul Capo Lapigio, ricordato da Orazio come Leuca dal greco leukos che vuol dire bianco. Il nome viene dal fatto che siccome la cittadina è posta ad ovest rispetto alla Grecia veniva illuminata all' alba dal sole che la faceva così risplendere.
Ora  in discesa arriviamo nel piazzale della Basilica Pontificia.




L' arrivo è magico, tutto sembra al rallentatore. Entriamo in chiese e la suora indiana ci fa accomodare in ufficio per compilare il registro degli arrivi e per mettere il timbro sulla della basilica pontificia sulla credenziale. la prassi vuole che poi si vada nella tabaccheria nel cortile della chiesa ad acquistare le pergamene tramite un ticket di 7 euro a testa con tubo per il trasporto. Torniamo quindi in sacrestia dove la suora sta già compilando in bella calligrafia il nostro Testimonium. Arriva anche Don Giovanni Leo il Rettore della Basilica Pontificia per farci i complimenti e per darci un cordiale benvenuto. E' sempre emozionante questa prassi! Usciamo in cortile per le foto di rito...



                       



Le persone incuriosite ci chiedono, vogliono sapere e noi volentieri raccontiamo la nostra storia.
La tradizione dice che in questo luogo approdò San Pietro arrivato dalla Palestina. La testimonianza del passaggio di San Pietro è la Croce Pietrina proprio all' ingresso del piazzale. In seguito a questo passaggio venne costruita una chiesa che nel 343 fu consacrata da papa Giulio I e dedicata alla Madonna. La basilica fortificata attuale venne costruita poi nel 1720 per resistere agli attacchi dal mare dei turchi e saraceni invasori. 
Ci rechiamo di nuovo in tabaccheria perchè Domenico  ci aspetta per darci le chiavi della nostra camera (214) nell' albergo dei pellegrini adiacente alla Basilica di Finis Terrae. Ci consiglia anche su nostra richiesta di andare a cena ( a piedi) presso il ristorante "Leucalta". Ottima idea mangiato molto bene, con un piccolo sconto in quanto ospiti dell' albergo dei pellegrini, anche se il prezzo non è propriamente da pellegrini.
Alle ore 22 siamo già a nanna!



30 Aprile 2023 ore 7.00


Piove!!! Siamo arrivati a Foggia con la pioggia e per tutto il viaggio non una goccia. Oggi piove, che fortuna! E' domenica e come previsto il treno che da Leuca va a Lecce non è previsto. L' unica soluzioe era quella di noleggiare un van con autista che ci portasse alla stazione di Lecce e così abbiamo fatto.
Alle 9.35 partiamo alla volta di Foggia per recuperare la nostra auto e ritornare a Torino.
Apprendiamo così che anche il giornale La Luna Nuova è uscito in edicola con la nostra intervista rilasciata prima della partenza. E' stata una bella sorpresa di cui siamo molto felici.






                

Conclusione: ed ora cosa facciamo? la domanda è arrivata alle 9.40  del 30 aprile, ovvero 5 minuti dopo che l' intercity era partito dalla stazione di Lecce per riportarci a Foggia. Non era una domanda che richiedeva una risposta, era una domanda buttata li forse con un pò di smarrimento. Abbiamo terminato i nostri obiettivi fino a ieri sapevamo che dovevamo terminare questo o quell' altro percorso. Ma oggi invece tutto sembra finito. In realtà poi fantasticando un pò sono venute fuori altre possibilità altri obiettivi e tutto sembra ripartire.

Ringraziamenti: le persone che vogliamo ringraziare sono quelle che hanno saputo dare e mettere quel qualcosa in più nei nostri confronti, magari anche in modo del tutto involontario, ma proprio per questo ci hanno fatto sentire bene. Lungo i quasi 800 km della via Francigena del Sud la lentezza della  bicicletta ha saputo regalarci incontri con personaggi variegati  ed anche strutture in cui abbiamo dormito e mangiato.

Il confratello per il Piemonte della Confraternita San Jacopo di Compostella Paolo Clerici per averci concesso la credenziale della confraternita.

La Sig.ra Grazia e suo marito del Relais del Monaco ad Artena, che a parte la bellezza e la posizione del suo Relais ci ha accolti con molta simpatia, accuratezza e qualità; alla meravigliosa colazione a base di dolci fatti in casa, colomba al cioccolato vice campione del mondo per bontà, macedonia di frutta fresca  ha aggiunto la frutta secca perchè in quanto ciclisti erano utili alla nostra alimentazione. Uno spettacolo!!!! A nostro modo di vedere e in relazione al percorso che abbiamo fatto è sicuramente il miglior posto sulla via Francigena dal Piemonte alla Puglia. Grazie!

Enzo Cinelli di casa Cinelli che purtroppo non abbiamo potuto incontrare ma che sua figlia Lorena ci ha accolti ugualmente molto bene. Peccato!

Pino dei Cicli Binda di Cassino. "Officina ciclistica patrimonio dell' umanità tutelata dall' Unesco"
Che spettacolo! In una situazione di emergenza ha mollato tutto per riparare la nostra bicicletta ed a prezzi modici. Fondamentale!

Antonella ed Alfonso del ristorante "Scialapopolo" di Benevento. Che dire, è il nostro ristorante ormai.
Alfonso è il prototipo del cameriere prefetto. Sicuramente fuori moda ma con il suo accento beneventano, ti descrive i piatti che sua moglie Antonella prepara in modo che li assaggeresti tutti per la cura con cui li presenta. Poi quando arrivano sono ancora più buoni di quanto hai immaginato!
Meraviglia!

Lucia e Giuseppe della masseria Sant' Elia a Casalbore. 700 metri d' altitudine, cena di fronte ad un gigantesco camino acceso soli io e Paola. Penso che sia il posto in assoluto dove abbiamo mangiato meglio. Piatti semplici ma cucinati da Dio! Cavatielli con l' asparagina selvatica, Maialino di una tenerezza infinita con asparagina di contorno e una bruschetta di pane fatto in casa con sopra i broccoletti del loro orto..ma vi rendete conto o no?? per non parlare del vino rosso prodotto da Giuseppe. La migliore cena dal Piemonte a Santa Maria di Leuca! Genuino!

De Palma della De Palma Moto e Cicli di Manfredonia pronto intervento e di massima professionalità!

Sig.ra Anna dell' Antico Monastero di Bitonto. La passione per il suo lavoro in persona! Precisa,  con la voglia di miglioramento continuo, suo e della sua meravigliosa struttura. Quando avrà finito il restauro del suo B&B sarà sicuramente una meraviglia come il Relais del Monaco della Sig.ra Grazia.
Da tenere sott' occhio!

Ed infine i paesaggi e la natura della Puglia che hanno riempito gli occhi di colori bellissimi ed il naso di profumi intensi.


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